Lombardia zona rossa: scelta che Fontana non si è preso la responsabilità di fare

Niccolo Invidia M5S Malpensa

Le misure decise dal governo in Lombardia erano necessarie visti i dati che confermano un aumento costante dei ricoverati per Covid e una pressione sulle terapie intensive oltre la soglia del 30%. Una scelta difficile e impopolare, certo, che però il presidente Attilio Fontana non si è preso la responsabilità di fare. In gioco c’è la salute dei cittadini e noi abbiamo deciso di metterla al primo posto. In più abbiamo deciso di mettere al centro la differenziazione delle misure, così come indicato nella risoluzione votata in Parlamento in merito alle restrizioni da adottare anche a livello provinciale e comunale. Proprio su questo punto vale la pena ricordare che i presidenti di Regione hanno ampi margini di manovra.
Le mancanze dell’amministrazione regionale lombarda da quando è iniziata la pandemia sono sotto gli occhi di tutti ed è assurdo che il presidente Fontana si scagli contro il governo facendo finta di non vedere i suoi errori, che portano oggi la Lombardia ad essere tra le regioni a più alto rischio. La sua polemica è strumentale soprattutto perché dimentica che nel Dpcm gli viene data anche la possibilità di allentare le misure restrittive in alcune zone della regione in accordo con il ministero della Salute e con i sindaci dei territori dove il rischio è più moderato.
Insomma, Fontana farebbe bene a lasciare da parte le accuse al governo e mettersi al lavoro senza più nascondersi, per il bene dei cittadini lombardi che hanno sofferto e continuano a soffrire per un’emergenza sanitaria che li ha visti loro malgrado protagonisti.

Niccolò Invidia
(deputato del MoVimento 5 Stelle)

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