Gallarate, in scena il futuro del lavoro: «Con internet siamo uguali a Bill Gates»

gallarate ascom tecnologia

GALLARATE – La specie più longeva? Non la più forte, ma quella più reattiva al cambiamento. Che lo cavalca, senza combatterlo. Sono le opportunità della rivoluzione tecnologica per il mondo del lavoro ad essere andati in scena ieri sera 15 marzo al Condominio di Gallarate: una serata promossa da Banca Mediolanum e Ascom Gallarate Malpensa per mostrare, agli occhi dei commercianti e degli imprenditori presenti ma anche dei giovani, la potenza del digitale applicata al mondo del lavoro. Che c’è, eccome: a patto di non cercarlo nei modi in cui si faceva trent’anni fa.

gallarate ascom tecnologia La storia del cambiamento

A condurre la serata, dopo l’introduzione di Alberto Brugioli, private banker di Mediolanum e Renato Chiodi, presidente di Ascom Gallarate Malpensa, è stato Giancarlo Orsini, docente della Mediolanum Coroporate University. Anticipato in realtà sul palcoscenico prima dal comando vocale di “Ok, Google”, che ha acceso le luci in scena, e poi da un robot su due ruote, che ha dialogato con la platea proprio come una persona in carne ed ossa: primo simbolo scelto per raccontare il cambiamento di società e mondo del lavoro grazie alla tecnologia alle quasi 500 persone presenti fra i commerciati dei 23 comuni del territorio di Ascom, ma anche gli studenti delle scuole superiori di Gallarate, oltre all’amministrazione della città con il sindaco Cassani e l’assessore al Commercio Claudia Mazzetti.

Cittadini del mondo

Il mondo, oggi, è cambiato: è risultato di una rapidissima rivoluzione tecnologica che è stata più sconvolgente di quella industriale. Dalla scoperta del fuoco all’invenzione dell’elettricità, la storia del mondo è la somma di continue innovazioni: eppure, quella del digitale «ci spaventa e non vogliamo accettarla. Capisco la difficoltà di accettare il nuovo, la tendenza a conservare le tradizioni – commenta Orsini – ma dobbiamo andare oltre seguendo il percorso che il mondo ci chiede di fare». Per sfruttare a nostro vantaggio tutte le potenzialità che il digitale nasconde: a partire dal rendere connessi i 7 miliardi e 690 milioni di persone che vivono nel mondo, «la vera potenza economica mondiale, a prescindere da tutto». E a chi dice che aumenterà anche l’economia, ma il lavoro manca? «Questo è il punto. Non c’è mai stato così tanto lavoro, e così tanto pagato, come in questo momento storico – spiega Orsini – solo che magari non c’è nel proprio orticello. Ma se si pensa a livello globale, se ci sentiamo cittadini del mondo, è sicuro che ci sia qualcuno disposto a pagare, e bene, le nostre capacità». Non è vero che i robot sostituiranno l’uomo: «magari per alcune competenze sì, ma l’uomo ha dalla sua l’intelligenza emotiva, la capacità di sognare, la creatività, che i robot non avranno mai. Se oggi, in Italia, non si riesce più a rialzarsi è perché tutti hanno smesso di sognare». Ed è questo «il cancro del Paese: diamo la colpa agli altri. Allo smartphone a cui tutti sono incollati, ai social. Avete mai pensato che quello smartphone vi rende connessi e vi permette di trovare lavoro nell’altra parte del mondo?». Non c’è scelta dunque di fronte alla rivoluzione tecnologica, o la si segue, o si rimane indietro, tagliati fuori: il mondo oggi ci permette di essere ovunque, ma la differenza sta nel padroneggiare gli strumenti che ora si hanno in mano, e crescere (Orsini pone come esempio la Cina: «E non pensate siano più intelligenti degli italiani! Eppure, semplicemente, fanno le cose, lavorano e sono più avanti») o inseguire: «Avete presente la livella di Totò? Per la prima volta nella storia ne esiste una anche in vita: è internet, che ci rende tutti uguali. Anche uguali a Bill Gates: solo che nessuno se ne rende conto. Sfruttate la tecnologia e applicatela nel lavoro».

gallarate ascom tecnologia

LEGGI ANCHE:

gallarate ascom tecnologia – MALPENSA24