Gli Impressionisti al Maga di Gallarate. Cassani: «Un traguardo per la cultura»

gallarate maga inaugurazione mostra impressionisti

GALLARATE – Le 180 opere Impressioniste che decorano le sale del Maga di Gallarate sono state presentate oggi, 27 maggio. Un primo tuffo fra i meandri di una delle correnti pittoriche più importanti e amate in assoluto, raccolta in una mostra che verrà ufficialmente aperta al pubblico sabato, 29 maggio, fino al 9 gennaio. E che «sicuramente è di un livello superiore rispetto a una città come la nostra», ha spiegato il sindaco Andrea Cassani durante la conferenza stampa che ha preceduto il primo vero tour della rassegna. Con lui anche gli assessori Claudia Mazzetti (Attività produttive e museali) e Massimo Palazzi (Cultura). Oltre a figure di spicco del Maga, come il direttore Emma Zanella, che si è occupata della direzione scientifica dell’esposizione insieme al presidente Sandrina Bandera e a Vincenzo Sanfo.

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Le altre inaugurazioni

Per l’occasione è stato inaugurato anche anche Hic (Hub istituti culturali), il progetto del nuovo Polo culturale, ovvero la fusione del museo d’arte contemporanea e della biblioteca Majno all’interno dell’unica struttura di via De Magri. Ma è stata anche presentata la mostra di Francesco Bertocco (1983), dal titolo Historia. Si tratta di un’indagine sulla storia della medicina cilena attraverso gli eventi più significativi accaduti nel Paese nella seconda metà del Novecento.

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«La chiave che apre tutte le porte»

La mostra con i maggiori esponenti della pittura francese e italiana del Secondo Ottocento – da Gericault a Courbet, da Manet a Renoir, da Monet a Cézanne a Gauguin, a Boldini e De Nittis – era «stata pensata per il decimo anniversario del Maga, l’anno scorso», ha ricordato Zannella. «Poi per ovvi motivi abbiamo dovuto rimandare». Fino a oggi: un lungo periodo di attesa, in cui nessuno si è fermato però. Sì, perché sono stati «mesi di studio, di ricerca e di approfondimento».

E il risultato è sotto gli occhi di tutti. Tanto che il primo cittadino non ha perso occasione per ricordare che «è un traguardo importante per la cultura di Gallarate». E ha aggiunto: «Le capacità di chi gestisce questo spazio museale, che hanno permesso di ottenere un risultato del genere a costo zero».

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Mazzetti ha riassunto l’inaugurazione in un concetto semplice ma efficace: «L’arte è una chiave che apre le porte». Ed è vero, perché apre anche quella «di uno spazio meraviglioso come il Maga». E ha aggiunto: «Siamo onorati di ospitare questa mostra. Gli Impressionisti sono una fonte di ispirazione, perché i continui riferimenti alla natura li rendono particolarmente attuali: soprattutto dopo un periodo di chiusura che ci spinge a voler uscire di nuovo».

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Per palazzi si tratta invece di un «percorso», da affrontare come un «viaggiatore che è flessibile alle nuove esperienze che si possono incontrare». Con l’invito a «predisporre l’animo a recepire tutte le scoperte e vivere la modernità che trae origine dagli Impressionisti».

L’itinerario

Le opere provengono da collezioni private italiane e francesi e da alcune importanti realtà museali italiane. Dipinti, disegni, acquerelli, incisioni e sculture, conducono il pubblico lungo un percorso di scoperta delle trasformazioni della cultura visiva europea nella seconda metà del diciannovesimo secolo, che spazia dal Realismo, all’Impressionismo e al Post-Impressionismo. L’itinerario di visita si articola in una serie di sezioni, scandita dai titoli di capolavori letterari di fine Ottocento, attraverso le opere degli artisti che hanno esposto nelle otto mostre ufficiali dell’impressionismo dal 1874 al 1886, in dialogo con le arti applicate, la moda, la musica e la letteratura.

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Meriti, contributi e collaborazioni

La rassegna ha ottenuto il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, ed è promossa da Fondazione Silvio Zanella-Museo Maga e dal Comune di Gallarate, con la collaborazione di Rjma Progetti culturali e Diffusione Italia International Group, con il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, con il sostegno di Ricola, partner istituzionale del Museo, e Lamberti spa.
La direzione scientifica della mostra di Bandera, Zanella e Sanfo conta sul contributo critico di Rosa Barovier, Paolo Castagnone, Gilles Chazal, Virginia Hill, Fiorella Minervino, Gonzalo Fernandez Prieto.

M24 TV – Mazzetti:  «Con gli Impressionisti la grande arte arriva a Gallarate»

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