In cammino per l’acqua: si parte da Gallarate per salvare i bambini africani

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GALLARATE – Ci basta aprire un rubinetto e litri di acqua fresca, potabile e sempre controllata sgorgano a nostra disposizione. Ci basta aprire una bottiglietta per dissetarci se non beviamo da qualche ora. Ci basta un piccolo gesto, fin troppo scontato, per avere a disposizione un bene che invece scarseggia per milioni di persone. Sono oltre 2 miliardi le persone che non hanno accesso all’acqua nel mondo e soprattutto i bambini rischiano ogni giorno di morire. Ecco allora che l’associazione Azione contro la fame si mobilita per aiutarle e sceglie proprio Gallarate come comune capofila del progetto nazionale per sensibilizzare la popolazione e aiutare chi deve camminare per ore prima di raggiungere una fonte d’acqua.

In cammino per l’acqua

Una grande marcia solidale in Italia, con Gallarate città capofila, per denunciare, per la prima volta, la piaga inaccettabile della carenza di acqua potabile. È “H2go – in cammino per l’acqua”, un’iniziativa promossa da Azione contro la Fame, organizzazione umanitaria internazionale specializzata nella lotta alla fame e alla malnutrizione, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’assenza di risorse idriche sufficienti in alcuni Paesi del Sud del mondo.

L’obiettivo è organizzare un evento per domenica 20 giugno, a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro la siccità, che faccia un appello proprio ai cittadini, ingaggiandoli in camminate e marce lungo itinerari scelti da ogni singolo partecipante allo scopo di raggiungere una fonte di acqua pulita. Si simuleranno così i percorsi effettuati, ogni giorno, da milioni di persone, costrette a percorrere decine di chilometri pur di raggiungere una fonte di acqua adeguata al fabbisogno della propria famiglia. Durante la marcia di potrà usare uno smartphone che segnerà i punti toccati, in modo da “mappare” le fonti d’acqua italiane e renderle simbolo della lotta contro la scarsità di questo bene.

Gallarate capofila

Nel mondo, infatti, quasi una persona su tre è costretta a camminare almeno 5 chilometri per raggiungere una fonte d’acqua pulita e scongiurare, soprattutto tra i bambini, il consumo di acqua contaminata che, in molti casi, è la premessa della malnutrizione infantile. Secondo alcuni studi, infatti, la metà dei bambini che soffrono di malnutrizione non hanno accesso a sorgenti sicure. Un fattore che troppo spesso porta alla morte e che nel 2030 costringerà circa 700 milioni di persone a migrare.

A Gallarate, scelta come città capofila dell’iniziativa per il 2021 insieme con Brescia e Pistoia, Azione contro la Fame, con il patrocinio del Comune di Gallarate e del Parco del Ticino, coinvolgerà, in modo strutturato, associazioni, collettivi, gruppi sportivi e organizzazioni del territorio allo scopo di promuovere un evento rappresentativo dell’intero percorso. Il “cammino gallaratese per l’acqua” prenderà il via il 20 giugno all’interno del Parco del Ticino, con partenza in località Moriggia nei pressi dell’omonimo Centro sportivo.

All’appello hanno già risposto numerose realtà associative e rappresentative della provincia di Varese: UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) di Varese, A.S.D. Atletica Gallaratese, Il Cavedio – Associazione culturale e sportiva dilettantistica, Associazione Buon Vicinato, M-Cube Smart Fitness, Parole Insieme, ASD Cicloamatori Gallarate, Eisho Judo Club. Per iscriversi all’evento bisognerà registrarsi al seguente indirizzo.

«La pandemia ha evidenziato l’importanza del consumo di acqua pulita e dell’igiene come strumenti di prevenzione necessari per scongiurare la diffusione del coronavirus», ha spiegato Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la Fame. Eppure, in alcune aree del mondo, come l’Africa subsahariana, l’acqua non c’è oppure è sporca e contaminata. «Ecco quindi che lo scopo dell’iniziativa è denunciare la carenza di fonti idriche pulite e mobilitare gli italiani per offrire acqua potabile a chi non ce l’ha».

Sono i bambini a pagare

Nel mondo, quasi 2,2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, una persona su tre non ha accesso all’acqua potabile e si stima che circa 3,6 miliardi di persone vivano, oggi, in aree in cui l’acqua è una risorsa potenzialmente scarsa per almeno un mese all’anno.

Gran parte degli individui che non hanno accesso all’acqua potabile vive nell’Africa subsahariana, dove circa il 40% della popolazione non dispone di acqua pulita (319 milioni di persone). Decine di migliaia di persone muoiono, ogni anno, a causa di malattie legate all’acqua o altri problemi igienico-sanitari e di questi, fino al 90% sono bambini di età inferiore ai 5 anni.

Water of Africa

H2go – in cammino per l’acqua” fa parte di una campagna di sensibilizzazione avviata, quest’anno, con lancio di “Water of Africa”, in occasione della Gionata mondiale dell’acqua. L’iniziativa ha proposto al grande pubblico una bottiglia con brand fittizio, collocata in supermercati, negozi, eventi sportivi e spettacoli online, per raccontare l’acqua che milioni di persone, in Africa, ma anche in altre aree del pianeta, raccolgono un po’ dovunque pur di dissetarsi e che è alla base della malnutrizione infantile.

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