Centosessant’anni di Gallarate, Fabio Sironi celebra la città in una mostra

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GALLARATE – Le celebrazioni per i centossessant’anni del conferimento del titolo di città a Gallarate si articolano in diverse iniziative, finalizzate a valorizzare le eccellenze legate al territorio. In quest’ottica si colloca la mostra di Fabio Sironi, artista discendente di una storica famiglia cittadina che ha visto importanti esponenti impegnati nella società civile, amministrativa, imprenditoriale e culturale.
L’inaugurazione della rassegna, che è stata realizzata grazie al sostegno del Lions Club Gallarate Host, è fissata per sabato 31 ottobre alle 11: a causa dell’emergenza Covid-19 si svolgerà in modalità virtuale via zoom. Il link per seguire in diretta l’evento è https://us02web.zoom.us/j/87886268337pwd=MTZSOEdHWGFXTG42eTlDLzhBNzlwZz09 (Meeting ID: 878 8626 8337, Passcode: 903570).

Opere inedite dedicate alla storia della città

Fabio Sironi, artista, vignettista, scenografo e fumettista conosciuto a livello internazionale, si è fatto coinvolgere con entusiasmo dalla proposta dell’amministrazione di realizzare, nella città di origine della sua famiglia, una personale appositamente studiata per esprimerne la personalità, legata all’attenzione per alcuni aspetti della storia di Gallarate, alla quale sono state dedicate interessanti opere inedite. La mostra, che proseguirà fino al 15 novembre, raccoglie quindi la produzione passata di Sironi accanto alle nuove opere stimolate dall’importante anniversario cittadino, per esaltare in termini molto originali, e mediante tecniche espressive meno note o sperimentali, il valore della cultura e le eccellenze della comunità gallaratese.

Il percorso dal segno al gesto

«Questa rassegna, che mi è stata proposta dall’assessore alla Cultura e Istruzione Massimo Palazzi per conto del Comune di Gallarate, è l’occasione per fare il punto su una produzione che mi vede da lungo tempo impegnato su due fronti, solo in apparenza opposti. Da un lato il disegno per l’editoria, la grafica e la pubblicità; dall’ altro la mia produzione artistica svincolata dalla committenza e la serie Fracking, progetto che si propone di integrare suono e immagini». Come ha spiegato Sironi, «nel segno c’è sempre in nuce il gesto libero che si esprime poi nella pittura, nel collage surreale, nell’assemblaggio di materiali, dipanandosi dalla bidimensionalità del foglio alla tridimensionalità dell’oggetto artistico, fino a sublimarsi nella performance. Ecco perché è un percorso dal segno al gesto».

La superficie magica della carta

«Alla base del mio lavoro c’è la carta come materiale, sia nei piccoli che nei grandi formati», ha aggiunto l’artista. «La carta, superficie magica che può ricevere l’ inchiostro, il colore ma che può anche essere stropicciata, incollata, ritagliata e, nelle sue innumerevoli varietà servire da base per grandi composizioni o minuscoli schizzi; lavorata in studio o alla fermata del tram, sul tavolo da disegno o su quello della trattoria dove, detto per inciso, spesso nascono i miei lavori migliori. Ed è su questo straordinario materiale che il mio segno, amplificandosi, diviene il gesto delle composizioni di grande formato».

La produzione per il Corriere della Sera e il disegno satirico

«Le opere, che presento in mostra nell’atrio di Palazzo Borghi, sede del municipio, sono state ordinate seguendo un ideale percorso che si apre con un tributo a Gallarate, ad alcuni suoi personaggi e momenti storici. Avvenimenti e protagonisti si presentano anche nella selezione di opere dedicate allo spettacolo e alla cultura. Una particolare attenzione è rivolta a una sintesi della mia produzione pluridecennale per il Corriere della Sera mentre un’ altra sezione è imperniata sul disegno satirico di critica sociale. Viene inoltre percorsa la mia attività con esempi di calendari, libri, illustrazioni e xilografie. Una scultura di carta, “Il signor Tantestorie”, omaggia il titolo della rassegna».

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