“Milano di notte”: in mostra a Gallarate gli scatti in bianco e nero di Davide Caforio

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GALLARATE – «Scatto ancora come una volta con il metodo della pellicola, che poi sviluppo e faccio stampare su carta. Anch’io mi sono convertito al digitale, ma ho conservato la mia vecchia attrezzatura per questo progetto». Nella mostra “Milano di notte” che mercoledì 5 luglio il fotografo professionista Davide Caforio inaugurerà alle 18 alla sede di Allianz Bank in via Buffoni a Gallarate, la metropoli lombarda è immortalata in quindici immagini in bianco e nero, frutto di una ricerca che copre un lungo arco di tempo, «dalla prima, risalente a vent’anni fa, fino a quella più recente, del 2023».

La passione per la street photography

Gli scatti resteranno esposti fino a venerdì 4 agosto e si potranno ammirare dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. «Ora mi appassiona molto la street photography: Milano è la città più europea che abbiamo in Italia e offre sempre tante scene da riprendere», ha spiegato il fotoreporter di Castellanza. «Tra i miei soggetti preferiti ci sono avvenimenti e manifestazioni come il Pride con le famiglie arcobaleno, i Fridays For Future, le celebrazioni del 25 aprile e del Primo maggio, «ma anche, per esempio, lo stadio di San Siro e le persone che si radunano al suo esterno in occasione dei grandi eventi. Voglio tornare all’ippodromo: in passato, seguendo le corse dei cavalli, ho avuto modo di fotografare Varenne».

Il viaggio in Ucraina e i libri in preparazione

«Dopo aver iniziato ad avvicinarmi alla fotografia a fine anni Ottanta, è diventata il mio secondo lavoro intorno al 1990/1991, un tempo in cui il digitale non esisteva. E nel 1997 il primo, quando mi sono diplomato all’istituto Bauer di Milano come fotografo professionista». Gli scatti di Caforio sono apparsi sui quotidiani “La Prealpina”, “Il Giorno”, “La Provincia di Varese” e L’Informazione”; dopo aver collaborato con le agenzie Newpress e Blitz (“Corriere della Sera”, “Il Giornale”, “La Repubblica”) è ora un freelance che si occupa di servizi pubblicitari e reportage.

«A settembre accompagnerò in Ucraina un’associazione di artisti che svolgono l’attività di burattinai per i campi profughi»; tra gli altri progetti, dopo i libri “La rivoluzione della verità” sull’operato dell’Italia a Kabul e le storie “ai margini” di “Ecco l’uomo” ne sto preparando uno sulle personalità di spicco a Busto Arsizio e un altro sui lavori artigianali che stanno scomparendo in provincia di Varese».

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