Gallarate, allarme Pd: «L’ospedale sta chiudendo». Martignoni “chiama” Bertolaso

Gallarate ospedale chiusura

GALLARATE – Quando mancavano pochi minuti alla una, questa notte, 24 maggio, il neopresidente del consiglio comunale Marco Colombo ha deciso di sospendere la seduta. Slittano dunque alla prossima convocazione di giugno la discussione della mozione sul 25 aprile ma soprattutto quella sull’ospedale di Gallarate presentata dalle opposizioni. Ed è scontro. 

L’ospedale sta chiudendo 

L’irritazione delle minoranze è palese nella nota congiunta diramata questa mattina dal gruppo consigliare del Pd (Giovanni Pignataro, Anna Zambon, Luca Carabelli, Carmelo Lauricella, Margherita Silvestrini) insieme a Ocg (Massimo Gnocchi), Città è Vita (Cesare Coppe) e Lista Silvestrini (Michele Bisaccia): 

Ieri sera il consiglio comunale di fatto non ha voluto parlare dell’ospedale cittadino che aldilà delle chiacchiere sta chiudendo.
Il nuovo presidente del consiglio comunale ha infatti deciso di fare terminare il consiglio prima che fosse discussa la mozione delle opposizioni sull’ospedale, un argomento sul quale probabilmente per la maggioranza, anche stucchevolmente divisa nell’eleggere il nuovo presidente del consiglio, è meglio non parlare.
Intanto ha chiuso l’emodinamica, chiuderà la cardiologia e la radiologia è sul punto di farlo. In pratica chiude l’ospedale di Gallarate ma non è urgente parlare e fare qualcosa per questo a Gallarate.
E’ stato ritenuto invece urgente discutere con priorità per oltre 2 ore di tre mozioni palesemente improcedibili che impegnavano sindaco, conferenza capigruppo e commissione sicurezza ad atti che non rientravano pacificamente nelle loro competenze. Un teatrino ben preparato?
Questo surreale spettacolo ha avuto però una sola vittima: la tutela della salute di ciascuno. Quando ci si lamenta dell’astensionismo dei cittadini, prima di dare la colpa a questi ultimi, occorrerebbe vedere la replica del consiglio di gallarate di ieri e chiedersi quanto il distacco della politica dalla realtà dei problemi sia palese ed allontani le persone di buona volontà dall’impegno e dalle urne.  Uno spettacolo indecoroso.

Martignoni e Bertolaso 

Sulla surrealtà del dibattito consigliare aveva già avuto modo di rispondere al capogruppo dem Pignataro direttamente il sindaco Andrea Cassani in aula poco dopo la mezzanotte: «Ricordo che le mozioni su cui abbiamo discusso per oltre due ore sono state presentate dalla minoranza (nello specifico da +Gallarate, ndr). E la mozione sull’ospedale è demagogica quanto le precedenti perché di fatto riguarda competenze che non sono nemmeno del Comune di Gallarate ma di enti superiori. Quindi prima di accusare qualcuno di perdere tempo o fare demagogia pensi ai punti all’ordine del giorno che ha presentato lei insieme a qualcun altro». 
E’ evidente che la partita sul Sant’Antonio Abate si gioca a Palazzo Lombardia e ne è ben consapevole il consigliere comunale e regionale Giuseppe De Bernardi Martignoni (Fratelli d’Italia) che già ieri sera a Gallarate, a margine del dibattito, aveva informato i colleghi d’aula di aver sottoposto poche ora prima il problema della chiusura della cardiologia «e altri questioni inerenti l’ospedale» direttamente all’assessore al Welfare Guido Bertolaso. «Mi ha risposto – spiega il rappresentante di FdI – che in tempi ragionevolmente brevi avrebbe verificato le criticità che gli ho evidenziato e mi avrebbe fatto avere un suo report. Perché proprio come le minoranze, siamo ben consapevoli delle difficoltà del nostro nosocomio. Ma la loro mozione, fotocopia di uno stesso documento che abbiamo votato anche noi soltanto pochi mesi fa, è soltanto un tentativo di strumentalizzare una questione che ci tocca a tutti da vicino». 

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