GALLARATE – Marco Colombo è il nuovo presidente del consiglio comunale di Gallarate. Come da copione, è un altro rappresentante di Fratelli d’Italia a prendere il posto lasciato vuoto da Giuseppe De Bernardi Martignoni dopo la sua elezione in Regione Lombardia. Ma la scelta della maggioranza è risultata indigesta alle opposizioni, complice la firma di Colombo sotto la mozione sul 25 aprile.
Non è super partes
Ad accendere la miccia, questa sera 23 maggio nell’aula di Palazzo Broletto, è il Partito democratico con il capogruppo Giovanni Pignataro: «Invito la maggioranza a indicare come presidente del consiglio comunale una figura meno divisiva. Colombo ha firmato una mozione di biasimo nei confronti di alcuni studenti che hanno manifestato pacificamente il loro pensiero. E siccome la democrazia è libera manifestazione del pensiero, lui è incompatibile con un ruolo super partes».
Elezione con brivido
Con il centrosinistra che ha tentato la carta Luigi Galluppi (Centro popolare) e con Massimo Gnocchi (Ocg) che non ha partecipato alla votazione, il pallino del gioco è rimasto in mano alla maggioranza. Ma dentro al centrodestra un franco tiratore ha fatto sudare freddo Colombo fino alla quarta chiamata, quando finalmente è stato raggiunto il quorum di 13 voti. Una elezione con brivido, insomma, perché complici le assenze di Andrea Zibetti (Lega) e Calogero Ceraldi (Forza Italia), per far saltare il banco sarebbe stato sufficiente un traditore. Che invece si è limitato a farsi beffa dell’aula per una mezz’oretta buona prima di rientrare nei ranghi, forse soltanto con lo scopo di divertirsi un po’ o molto più probabilmente per lanciare un messaggio preciso agli alleati di governo. Sta di fatto che Marco Colombo è il nuovo presidente. E dal centro dell’aula ha voluto rassicurare tutti: «Vi stupirò con la mia imparzialità».
Con le successive votazioni Nicolò Postizzi (Lega) è stato confermato vicepresidente vicario, mentre la nuova vicepresidente supplente è Sonia Serati (+Gallarate).