Nuovo ospedale Busto-Gallarate, Gnocchi: «Ma fino a ieri non andava tutto bene?»

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Massimo Gnocchi

GALLARATE – In merito allo scontro sull’ospedale unico tra Andrea Cassani, primo cittadino di Gallarate, e Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, interviene Massimo Gnocchi (Ocg). «L’uscita del sindaco ha tutto il sapore di una partita politica interna», dice il consigliere di minoranza gallaratese. Visto che si tratta della «medesima questione della mozione presentata dalle minoranze e approvata all’unanimità lo scorso 28 novembre». Ovvero: il documento che dava impegno al sindaco di chiedere un incontro con i vertici politici regionali e tecnici di Regione in riferimento alle criticità del Sant’Antonio Abate e al suo organico funzionamento nelle more dell’ospedale unico, entro 60 giorni dalla sua approvazione.

L’ultima Commissione

L’appuntamento era previsto per lo scorso 22 febbraio, in Commissione Ospedale a Gallarate. Ma l’incontro con i vertici regionali è stato rimandato. Ora Gnocchi – che aveva disertato – torna a dire la sua. «Il mio ruolo di presidente della Commissione di vigilanza, prim’ancora di consigliere di minoranza per Ocg, che da sempre si è battuto e si batte per difendere l’ospedale di Gallarate anche subendo ingiustamente parole dure dal sindaco, mi impone di intervenire a tutela della verità. E, mi sia concesso, della serietà e correttezza con cui ricopro questo incarico».

«Priorità alle esigenze dei malati»

Per questo, dice, «come garante delle esecuzioni delle decisioni dell’aula, scrissi al sindaco ben due pec, lo scorso gennaio, per chiedere conto del deliberato sull’ospedale e per darmi prova che Regione fosse stata ufficialmente informata di quanto deciso e richiesto, nei termini previsti, dalla mozione presentata dalle minoranze. E approvata all’unanimità». Documento a cui «non ho mai avuto risposta, e già questo è un fatto istituzionale gravissimo». Inoltre, aggiunge dopo il duro scontro tra Cassani e Fontana, «l’uscita del sindaco sulla medesima questione della mozione, a oltre un mese dalle elezioni regionali, e quindi ben in ritardo coi tempi, ha tutto il sapore di una partita politica interna che al momento non voglio commentare. Benché la piccata risposta del presidente chiarisca che, nel merito, al primo cittadino di Gallarate andava tutto bene fino a ieri». E conclude: «Ricordo solo, istituzionalmente parlando, che il tema sanitario è importantissimo e auspico che quanto prima le esigenze dei malati siano messe finalmente al centro delle valutazioni e delle decisioni sulla sanità a livello regionale. E non per mero calcolo politico di parte».

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