Romano-Paragone, è rottura sui Sinti. E “Gallarate al centro” cambia simbolo

GALLARATE – La questione Sinti, tornati lo scorso venerdì a occupare il campo di via Lazzaretto a Cedrate, genera una rottura insanabile tra Pietro Romano, candidato sindaco di “Gallarate al centro”, e il senatore Gianluigi Paragone. Il suo movimento, Italexit, non sosterrà più la lista del noto avvocato penalista alle Amministrative del prossimo autunno.

E’ rottura

A confermare la clamorosa rottura è lo stesso Romano. Che non vuole sentire parlare di strappi o litigi, ma di una decisione consensuale. «Sulla vicenda dei Sinti abbiamo visioni differenti», spiega il candidato di “Gallarate al centro”. «Siccome ho sempre fatto battaglie di giustizia sociale e non sono abituato a prendere ordini da nessuno, abbiamo deciso di comune accordo che ognuno va per la propria strada». gallarate paragone romano sinti

Cambia il simbolo

Il primo effetto è il cambio del simbolo (foto in alto). «Quello precedente lo avevamo scelto insieme, ma siccome ne ho sempre preferito un altro abbiamo deciso di cambiarlo». Probabilmente cambierà anche qualche nome in lista. Da valutare – spiega Romano – la posizione del capolista Domenico Margariti che «essendo legato a Vox mi ha chiesto ancora qualche ora per pensarci». Gruppo e programma sono comunque ormai pronti ed entro la prima settimana di luglio verranno depositati in Comune. «Abbiamo in lista avvocati come Chiara Talamone, operatori sanitari contrari all’ospedale unico Busto-Gallarate, un maestro di musica, un ex dirigente Sea in pensione, consulenti del lavoro, giovani, rappresentanti di associazioni a tutela della famiglia. E’ un gruppo solido che rispecchia i progetti per la città che abbiamo in mente».

M24 TV – Elezioni, Paragone: «Con Italexit alla conquista di Milano e Gallarate»

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