GALLARATE – «E’evidente che l’assessore all’Istruzione Massimo Palazzi non abbia posto l’attenzione e non si sia messo al lavoro per mettere in sicurezza le strade che i ragazzi in bici o sul monopattino dovranno percorrere per raggiungere le scuole». A dirlo è la sezione del Partito democratico di Gallarate, tramite il consigliere comunale Anna Zambon, sottolineando gli investimenti pari a zero varati dall’amministrazione Cassani per tentare di mettere in sicurezza il tragitto casa-scuola e quindi incentivare gli studenti a utilizzare mezzi alternativi allo scuolabus.
Un problema annunciato
Zambon ricorda che non è stato speso un euro per la mobilità dolce e che non sono stati usati i fondi subito disponibili allo scopo. «La proposta di Pd, CèV, +Gallarate, presentata a maggio con anche relativo tour della città in bici, non è stata nemmeno presa in considerazione, non è stata degnata di una risposta». E ora, per risolvere il problema del trasporto scolastico, «l’amministrazione confida che – considerato il potenziale pericolo di contagio – molti genitori finiranno per scegliere mezzi alternativi al bus? Confida nella buona volontà dei genitori e delle famiglie, o forse nel caso. Forse anziché confidare avrebbe fatto meglio se in questi mesi l’amministrazione avesse mosso anche solo un dito per affrontare un problema che non solo era prevedibile, ma anche largamente annunciato».
Scuole e referendum
Continua il Pd: «Questo stare sotto il minimo sindacale, per di più in una situazione che non ha mai avuto pari nella storia recente si vede con il tema referendum. Da mesi si discute dell’opportunità della data, e da mesi moltissimi Comuni hanno quantomeno provato a trovare soluzioni alternative. Talvolta riuscendoci, talvolta trovando ostacoli burocratici in prefettura. Ma almeno ci hanno provato. Invece a Gallarate, anche sotto questo aspetto, non hanno mosso un dito e ora si giustificano dicendo che non era possibile fare niente».
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