+Gallarate, spazi pubblici diversi dalle scuole per votare al referendum

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La riapertura delle scuole sarà condizionata, anche per l’anno scolastico in dirittura d’arrivo, dall’epidemia. «Per questo motivo, per non penalizzare ulteriormente gli studenti già provati dal lockdown, chiediamo al sindaco Andrea Cassani e all’assessore all’Istruzione, Massimo Palazzi, di attivarsi il prima possibile per predisporre spazi pubblici diversi dalle aule scolastiche da utilizzare per le votazioni del referendum del 20 e 21 settembre», è la richiesta avanzata da Matteo Intermite, tra i promotori della lista civica +Gallarate.

Una soluzione praticabile, come hanno dimostrato altri comuni della zona (Somma Lombardo o Castano Primo) o città lombarde come Bergamo. Quali spazi utilizzare? Si potrebbero valutare altri immobili di proprietà comunale (come biblioteca, Maga o altri edifici pubblici) o le stesse palestre dei plessi scolastici, mantenendo così lo stesso indirizzo della sede di voto ma lasciando le aule agli studenti per poter seguire le lezioni. Garantendo, in questo modo, la continuità didattica ai nostri alunni.

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Gli attivisti di +Gallarate

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