GALLARATE – «Questo progetto vetrina trasformerà un’area verde in un’area decorativa senza risolvere alcun problema». Questa la sintesi della valutazione del Comitato Salviamo gli alberi di Gallarate sull’ultimo progetto per la riqualificazione di piazza Giovanni XXIII. «Abbiamo seguito l’evolversi delle quattro versioni del progetto da febbraio ad oggi – ha spiegato Filiberto Zago, insieme a Camilla Colombo e a Laura e Olivia Pastorello in una conferenza stampa su Zoom – L’ultimo progetto è a saldo zero solo per il Comune. E non risolverà alcun problema viabilistico, tema di fatto quasi del tutto ignorato».
Si tolgono soldi alla scuola
Il Comitato parla di «progetto fallimentare» segnalando anche la «Discutibile scelta, soprattutto nel periodo che stiamo vivendo, di spostare 280mila euro destinati alla manutenzione delle scuole gallaratesi, a sostegno di un intervento da 780mila euro». Il Comitato si concentra poi sugli «8 abbattimenti (con ripiantumazione già prevista di nuove essenze) che solo per il Comune sono a saldo 0. Le piante sono esseri viventi, sono un bene prezioso: combattono l’inquinamento, abbassano le temperature, apportano beneficio anche dal punto di vista psicologico». Di questi 8 alberi «soltanto per 5 l’agronomo incaricato dal comune adduce motivazioni fitosanitarie per giustificare l’abbattimento. Per gli altri tre si parla chiaramente di scelta paesaggistica».
Gli alberi sono sani
Come detto è prevista la ripiantumazione delle essenze «Ma non è questo il punto – spiegano ancora dal Comitato – Da valutazione effettuata da nostro agronomo è emerso che le 5 piante destinate ad abbattimento per ragioni fitosanitarie sono in realtà curabili. E che tutte le piante, ad eccezione di un alberello spontaneo non mappato, sono sostanzialmente sane». Il Comitato boccia di fatto l’intervento, rilanciando la raccolta firme per salvare gli alberi su change.org e parla di «Cementificazione di uno spazio, senza che venga risolto alcun problema, invece di un intervento che miri a valorizzare l’aspetto naturalistico di un’area già fortemente urbanizzata. Noi vorremmo aprire un dialogo, un confronto, con l’amministrazione comunale su queste tematiche».
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