Picchiò il sacrestano di Gallarate: verso l’assoluzione perché “incapace”

Deodatus Nduwimana

GALLARATE – Capace di stare in giudizio, ma incapace di intendere e di volere al momento del fatto e socialmente pericoloso. Presentata oggi davanti al gup di Busto Tiziana Landoni la perizia psichiatrica firmata da Nicola Poloni a carico di Luigi Lamanna, il 50enne gallaratese già molto noto alle forze di polizia, a processo per aver aggredito due volte, il 17 agosto e il 18 ottobre 2019, Deodatus Nduwimana (nella foto)cittadino italiano originario del Burundi, da 20 anni sacrestano nella parrocchia di Santa Maria Assunta in piazza Libertà a Gallarate.

La perizia psichiatrica

A Lamanna, assistito dall’avvocato Gianluca Fontana, viene contestata anche l’aggravante dell’odio razziale; nel corso delle aggressioni, infatti, il 50enne aveva pronunciato frasi razziste del calibro «Negro di m…. torna al tuo Paese» ed altre ingiurie. Era stato lo stesso gup lo sorso 14 maggio a chiedere, in seguito a segnalazione ricevuta dal carcere dove l’imputato era detenuto e alle sconclusionate spontanee dichiarazioni rilasciate da Lamanna stesso, una perizia psichiatrica a carico del 50enne. Le conclusione sono state presentate oggi, giovedì 25 giugno: «Allo stato attuale il Lamanna si trova in una situazione di buon compenso della patologia psicotica da cui è affetto ed è astinente da sostanze stupefacenti ed è quindi capace di partecipare al processo». Il perito aggiunge: «All’epoca dei fatti per cui si procede, il Lamanna si trovava in uno stato mentale (Disturbo Psicotico in Intossicazione Cronica da sostanze stupefacenti) tale da escludere totalmente la sua capacità di intendere e di volere». Quindi le conclusioni: «La misura di sicurezza più idonea, anche in quanto rispondente alle esigenze di assistenza e cura presentate dal periziato, appare essere quella della libertà vigilata con inserimento in una struttura comunitaria a doppia cura (dipendenza da sostanze e patologia psichiatrica) per intraprendere un percorso terapeutico riabilitativo».

Assolto ma non libero

Tale struttura dovrà essere individuata, entro luglio, ovvero entro quando è stata rinviata l’udienza odierna, da Cps e Sert di Gallarate. A questo punto Lamanna sarà «Assolto da tutti i capi di imputazione per incapacità totale – spiega Fontana – Ma non tornerà in libertà. Il giudice lo affiderà a una struttura dove potrà essere curato e riabilitato».

Aggredì sacrestano in piazza a Gallarate: perizia psichiatrica per Lamanna

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