Mensa poveri, udienze avanti piano. Riti alternativi rinviati a settembre

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MILANOMensa dei poveri, nuova udienza oggi, giovedì 8 luglio, davanti al Gup di Milano Natalia Imarisio. Il giudice per l’udienza preliminare ha rinviato il primo troncone d’indagine, quello che conta in tutto 28 imputati tra i quali anche Nino Caianiello, l’ex Ras di Forza Italia in provincia di Varese, arrestato nel maggio 2019 e considerato il vertice di un sistema di mazzette e incarichi pilotati nelle province di Varese e Milano (l’uomo della decima come lo definì il pubblico ministero Luigi Furno che con i pm Silvia Bornardi e Adriano Scudieri ha coordinato la maxi indagine) è stato rinviato tout court al prossimo 10 settembre.

La posizione del Mullah

In quella sede il Gup dovrebbe raccogliere i patteggiamenti, compreso quello dello stesso Caianiello il cui legale Tiberio Massironni starebbe cercando di restare al di sotto dei 5 anni di pena (4 anni e 6 mesi per la precisione) per evitare che il mullah torni in carcere (va calcolato il pre-sofferto durante la custodia cautelare) o che ci torni per un breve periodo.

Riti alternativi a settembre

Sempre dal 10 settembre (con udienze già calendarizzate in ottobre) dovrebbe iniziare la discussione dei due riti abbreviati. Oggi l’udienza è stata ancora dedicata al rito ordinario. Ovvero a quella settantina di imputati che non hanno chiesto di essere ammessi a riti alternativi e che, in caso di rinvio a giudizio, affronteranno il dibattimento (tra questi il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, l’ex europarlamentare Lara Comi, l’ex patron di Tigros Paolo Orrigoni, l’ex consigliere comunale di Busto ed ex segretario provinciale di Forza Italia Carmine Gorrasi e Angelo Palumbo, consigliere regionale di Forza Italia ancora in carica).

I malumori delle difese

Agli avvocati anche oggi sono stati concessi cinque minuti per la discussione (non senza malumori tra i legali che hanno lamentato una scarsa considerazione per il diritto alla difesa) con contestuale deposito della memoria difensiva. L’udienza è stata aggiornata al 15 luglio quando terminerà la discussione per gli ordinari. Il Gup avrebbe anticipato che in quella sede potrebbe anche decidere in merito agli stessi. Possibilità che appare tuttavia molto remota anche perché prima andrebbero definiti i patteggiamenti.

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