Caianiello prova a patteggiare. Comi e Orrigoni a dibattimento

GALLARATE – Maxi processo Mensa dei poveri: Nino Caianiello punta al patteggiamento. Con lui anche gli 11 indagati che si erano già visti respingere l’istanza avanzata in fase di indagini preliminari nell’autunno di due anni fa dall’ex gip Maria Vicidomini che aveva ritenuto incongrue le pene tra da 1 anno e 8 mesi e 3 anni concordate con la Procura.

I riti alternativi

Tra questi compaiono Alberto Bilardo, ex segretario di Fi a Gallarate e uno degli uomini più vicini a Caianiello, Stefano Besani, avvocato di Gallarate, Laura Bordonaro, ex presidente di Accam spa, Matteo Di Pierro, ex collaboratore dell’imprenditore della Ecol service di Daniele D’AlfonsoMarcello Pedroni, all’epoca consigliere di Prealpi servizi, Alessandro Petrone, ex assessore all’Urbanistica di Gallarate,  l’intermediario Pier Michele Miano e l’imprenditore Pier Tonetti.

Per Caianiello l’avvocato Tiberio Massironi ha parlato di riti alternativi: l’accordo sul patteggiamento non è ancora stato raggiunto. La pena ipotizzata dovrebbe essere di 4 anni e 10 mesi. Oggi il gup Natalia Imarisio ha stralciato le posizioni di coloro che hanno scelto il rito alternativo rinviando l’udienza al prossimo 8 luglio.

Comi-Orrigoni rito ordinario

Per tutti quelli – circa 80 – che hanno preferito il rito ordinario, tra i quali l’ex eurodeputata di Fi Lara Comi, l’ex vicecoordinatore lombardo azzurro ed ex consigliere comunale milanese Pietro Tatarella, il consigliere lombardo e collega di partito Fabio Altitonante, l’ex patron di Tigros Paolo Orrigoni, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, l’ex consigliere di Fi a Busto Arsizio Carmine Gorrasi e il consigliere regionale di Fi Angelo Palumbo si ritornera’ in aula il prossimo 11 giugno.

Gallarate parte civile

Il giudice Imarisio nel primo pomeriggio ha ammesso tra le parti civili i comuni di Milano, Gallarate, Amsa, Accam spa e Afol Metropolitana, quest’ultima per il coinvolgimento dell’ex dg Giuseppe Zingale, tra gli arrestati di due anni fa. Il Codacons unico escluso. 

Mensa dei poveri: il maxi processo resta a Milano. Rifiutato il trasferimento a Busto

caianiello comi orrigoni processo – MALPENSA24