Tangenti, rigettati tutti i patteggiamenti. Il gran rifiuto del gip riapre i giochi

tribunale milano

GALLARATE – Mensa dei poveri: il gip Maria Vicidomini ha rigettato tutte le 11 richieste di patteggiamento, per le quali era già stato raggiunto un accordo con la procura. Caos tra i legali dopo la clamorosa decisione del giudice per l’udienza preliminare di non ratificare le richieste già avvallate dai pm. L’udienza è terminata poco dopo le 10.40 di oggi, giovedì 7 novembre. E’ tutto da rifare

Patteggiamenti non ratificati

Nell’ordine avrebbero dovuto patteggiare a 3 anni Alberto Bilardo, ex segretario di FI a Gallarate e uno degli uomini più vicini a Caianiello, a 2 anni Stefano Besani, avvocato di Gallarate, Laura Bordonaro, ex presidente di Accam spa, Matteo Di Pierro, ex collaboratore dell’imprenditore della Ecol service di Daniele D’AlfonsoMarcello Pedroni, all’epoca consigliere di Prealpi servizi, Alessandro Petrone, ex assessore all’Urbanistica di Gallarate,  l’intermediario Pier Michele Miano e l’imprenditore PierTonetti. Hanno infine patteggiato a 1 anno e 10 mesi Davide Borsani, all’epoca consigliere di Alfa srl e a 1 anno e 8 mesi per Beniamino Crescenti e Andrea Gallina, ex ad di Acqua Novara. Per tutti gli il gip non ha ravvisato i presupposti di collaborazione. In sintesi tutte le dichiarazioni rese in sede di interrogatorio, che hanno permesso alla procura di aprire altri fronti di indagine, erano dovuto. Negato anche il riconoscimento delle attenuanti generiche. Nessun commento da parte dei pm Alessandra Dolci e Luigi Furn0, tra i titolari dell’inchiesta, presenti in aula. Nessun commento da parte degli unici due indagati presenti ovvero Pedroni e Alberto Bilardo.

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