Gallarate pronta alla prima campanella: il Piano per riaprire in sicurezza

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GALLARATE – Nessuna aula esterna e interventi per rendere le scuole della città a prova di Covid. Lavori in corso a Gallarate per farsi trovare pronti al suono della prima campanella il 14 settembre. In sospeso resta soltanto il “nodo” del trasporto pubblico, ma non per volontà dell’amministrazione comunale.

Nessuna aula esterna

A Gallarate nessuno seguirà lezioni in oratori, cinema, uffici pubblici riadattati ad aule. «Non c’è stata necessità di individuare spazi esterni a quelli degli edifici scolastici – conferma il sindaco Andrea Cassani – E questo è sicuramente un punto a favore». Significa infatti un vantaggio evidente sul fronte dell’organizzazione del personale, della logistica e del controllo degli studenti. Gli interventi strutturali nelle aule didattiche sono a ancora in corso dove necessario per arrivare pronti alla data del 14 : «Si lavora seguendo le direttive, con cautela e allo stesso tempo utilizzando il buonsenso, per garantire il più alto grado di sicurezza agli studenti e al personale scolastico. Confidiamo di poter partire nel miglior modo possibile».

Il nodo del trasporto pubblico

Al momento il principale nodo ancora da sciogliere è legato al trasporto scolastico. Non per volontà dell’amministrazione: «Nei giorni scorsi dalla conferenza Stato-Regioni sono emerse prescrizioni difficilmente sostenibili», spiega il primo cittadino. L’assessore all’Istruzione Massimo Palazzi sta incontrando i dirigenti scolastici e Amsc per tentare di organizzare il tragitto casa-scuola, ma le difficoltà da superare sono ancora molte. L’amministrazione confida che – considerato il potenziale pericolo di contagio – molti genitori finiranno per scegliere mezzi alternativi al bus, come per esempio biciclette, monopattini  o accompagnando in auto i loro figli per evitare possibili assembramenti.
Il 14 settembre, contestualmente all’inizio delle lezioni, partirà il servizio di pre-scuola. «Per il post-scuola – spiega Cassani – bisognerà invece attendere che gli orari delle lezioni si definiscano». E’ ragionevole presumere che un punto di maggiore stabilità sarà raggiunto dopo la pausa per il referendum del 20 e 21 settembre. Votazioni che, al di là delle polemiche, sarebbe stato del tutto impossibile spostare in sedi diverse da quelle individuate negli istituti scolastici.
I costi dell’accesso al pre e al postscuola, come sempre, saranno stabiliti sulla base delle dichiarazioni Isee presentate, con costi maggiorati per i non residenti a Gallarate.

Asili nidi già partiti

I nidi sono invece già partiti. Le classi sono state strutturate con bolle da 5 a 7 bambini ciascuna. Spiega Cassani: «Con bambini così piccoli sarebbe impossibile garantire il distanziamento sociale. Ma in questo modo ciascuna bolla non entra mai in contatto con le altre», limitando i danni in caso di un eventuale contagio. Sempre sul fronte nidi, nei giorni scorsi, alcuni genitori avevano segnalato attraverso i social o direttamente al Comune l’impossibilità di rispettare gli orari d’ingresso differenziati , dilatati dalle 7 alle 9 del mattino per permettere alle “bolle” di non entrare in contatto. Alcuni genitori lamentavano l’impossibilità di accompagnare i figli al nido alle 9 del mattino dovendo, ad esempio, trovarsi per le 8.30 in ufficio a Milano. «Abbiamo ricontattato tutti», spiega Cassani. Parliamo di 140 famiglie: 50 a Sciarè, 50 al Villoresi, 15 a Moriggia e 15 a Caiello. «Alla fine ci hanno ringraziato in quanto con una riorganizzazione non semplice siamo riusciti a incontrare più o meno le esigenze di tutti». Questo è proprio uno dei casi in cui cautela e buonsenso hanno viaggiato all’unisono.

Gallarate, riapertura scuole in sicurezza: al lavoro insieme Comune e genitori

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