VARESE – Arrivi nella Città Giardino? “Welcome to the Jungle”. È l’impressione che si ha percorrendo la bretella autostradale che dalla A8 porta direttamente nel centro di Varese. Perché i cartelli che dovrebbero aiutare gli automobilisti ad orientarsi sono quasi totalmente invasi e coperti dalla vegetazione che cresce spontaneamente e indisturbata oltre i guard rail. Emblematico è il cartello che segnala l’ingresso in città a chi percorre la bretella autostradale che arriva in centro città: quasi totalmente ricoperto dal fogliame degli arbusti. Qualche nostalgico della Lega di una volta ironizza sul fatto che la natura avrebbe decretato il dialettale “Vares”, coprendo la “e”.
La segnalazione di Longhini
Il caso era stato sollevato pubblicamente nei giorni scorsi da un esponente dell’opposizione: «Mi sembra di ricordare che qualcuno aveva usato lo slogan “Varese città in un giardino” – l’affondo polemico del consigliere comunale e provinciale di Forza Italia Simone Longhini – suggerirei di cambiarlo con “Varese città nella giungla”». La competenza dello sfalcio ai bordi della bretella autostradale è di Anas, la società statale che gestisce le strade: il motivo del mancato intervento sarebbe da imputare a problemi tecnici con l’impresa incaricata dell’appalto del taglio della vegetazione, che dovrebbero essere risolti a breve. «Entro fine mese i lavori verranno effettuati» la rassicurazione di Anas.
Longhini prende di mira il Comune
Ma il consigliere di Forza Italia punta il dito contro l’inerzia di Palazzo Estense, che avrebbe dovuto fare pressione in modo più deciso e tempestivo sull’ente statale: «A cinque giorni dalla mia segnalazione sullo stato di degrado della bretella autostradale pare che dal Comune sia partita una mail ad Anas per chiedere il taglio della vegetazione che rappresenta un grave problema per la sicurezza oltre che un danno di immagine per la nostra città – spiega Simone Longhini – meglio tardi che mai o sarebbe stato meglio essere attenti ai problemi della città e intervenire prima che si ingigantissero? Comunque sia, ora bisogna capire se sono stati valutati gli estremi per chiedere un risarcimento danni».
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