MONZA – Nove persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza, a seguito di un’indagine dalla Procura di Monza, con accuse a vario titolo per concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, emissione di fatture per operazioni inesistenti e frode fiscale, relative ad operazioni edilizie nel comune di Usmate Velate (Monza). Si tratta di otto imprenditori e un dipendente comunale, secondo l’ordinanza firmata dal Gip di Monza tre in carcere e sei ai domiciliari, che per anni avrebbero agito indisturbati.
L’inchiesta
Secondo quanto reso noto dal Procuratore di Monza Claudio Gittardi, i nove indagati hanno messo in piedi un “articolato sistema corruttivo, concepito attraverso e a beneficio di un funzionario pubblico, Antonio Colombo, responsabile della tecnostruttura ‘Territorio e Ambiente’ del Comune di Usmate Velate (Monza)”. Stando all’inchiesta il dipendente infedele avrebbero inserito nella variante del nuovo Piano di Governo del Territorio deliberata dal Consiglio Comunale, una modifica per trasformarle da agricole a edificabili e o produttive, avvantaggiando le società di imprenditori indagati, in cambio di tangenti pagate con l’emissione di fatture false. Le fiamme gialle hanno inoltre eseguito sequestri preventivi (finalizzati alla confisca) agli indagati per circa 243 mila euro, nonché, nei confronti di 7 società a loro riconducibili, per circa 700 mila euro.
Le tangenti
Antonio Colombo, responsabile della tecnostruttura ‘Territorio e Ambiente’ del Comune di Usmate Velate, avrebbe ricevuto tangenti per circa 200 mila euro per far lievitare il valore di aree agricole trasformandole in edificabili e produttive, di proprietà degli indagati di società a loro riferibili. È quanto emerge dall’indagine del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Monza e sviluppate mediante assunzioni di dichiarazioni, perquisizioni, attività tecniche ed acquisizione di atti delle procedure amministrative hanno consentito di ricostruire il presunto “sistema corruttivo”. Per pagarlo gli indagati, utilizzavano una società, di fatto creata ad hoc dagli imprenditori ma riducibile a Colombo, verso la quale emettevano fatture per operazioni inesistenti.
Ai domiciliari l’ex geometra di Berlusconi
Fracesco Calogero Magnano, ex geometra di fiducia di Silvio Berlusconi, figura tra gli arrestati nell’operazione di oggi, con l’accusa di aver preso parte al presunto “sistema corruttivo”. Magnano, già in passato coinvolto in inchieste giudiziarie, è ora ai domiciliari insieme agli imprenditori Antonella Cantù, Donato Magni, Luigi Roncalli, e Annabella e Giovanni Beretta, rispettivamente compagna e cognato di Antonio Colombo, il responsabile dell’ufficio tecnico Comunale. Sarebbe stato lui a garantire i cambi di destinazione d’uso di alcuni terreni nel Pgt di Usmate Velate, in cambio di denaro. Insieme a Colombo, in carcere sono finiti gli imprenditori Galdino Magni e Alberto Riva.
