GALLARATE – Spaccio nei boschi, presidio dei treni e delle stazioni ferroviarie, fenomeni di violenza e vandalismo che derivano dal disagio giovanile, maggiori risorse per predisporre controlli anche nelle ore notturne: sono le priorità espresse dai sindaci del Gallaratese che oggi, 19 maggio, a Palazzo Broletto, hanno incontrato il prefetto Salvatore Pasquariello per un esame congiunto sulle problematiche di protezione civile, ordine e sicurezza pubblica. Un incontro voluto proprio dal prefetto per ascoltare le esigenze degli amministratori locali e studiare assieme possibili soluzioni.
L’incontro
La riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a Gallarate è stato presieduto dal Prefetto di Varese alla presenza dei vertici delle Forze dell’ordine e di polizia, dei vigili del fuoco, del presidente della provincia. Sono stati invitati i sindaci di Gallarate, Albizzate, Angera, Arsago Seprio, Besnate, Cadrezzate con Osmate, Cardano al Campo, Casale Litta, Casorate Sempione, Cazzago Brabbia, Comabbio, Golasecca, Inarzo, Ispra, Jerago con Orago, Mercallo, Mornago, Ranco, Sesto Calende, Solbiate Arno, Somma Lombardo, Sumirago, Taino, Ternate, Travedona Monate, Varano Borghi, Vergiate e Vizzola Ticino.
Di seguito l’intervento del prefetto che ha dato inizio ai lavori:
I problemi
I sindaci hanno sottolineato la sinergia virtuosa di tutti gli attori in campo per la sicurezza del territorio. Anche per questo motivo hanno più volte ribadito nei loro interventi la soddisfazione di vivere in un’area che non presenta particolari criticità tali da allarmare la popolazione. Ci sono però una serie di fenomeni su cui hanno chiesto di tenere alta l’attenzione. Tra questi la sicurezza sui treni e nelle stazioni ferroviarie, gli episodi di vandalismo e microdelinquenza legati al disagio giovanile (con particolare riferimento al fenomeno delle baby gang) e lo spaccio nei boschi. Le aree verdi del Gallaratese sono sempre state frequentate dai cittadini a piedi, in bici o a cavallo senza timori e chiedono alle istituzioni di continuare il loro prezioso impegno (sono numerose le operazioni compiute nei mesi scorsi per smantellare le bande di spacciatori) per far sì che non si trasformino in zone off limits.