Soste selvagge al T1 di Malpensa, vertice in Prefettura. Vigili in aiuto da fuori

Area 10 minuti malpensa

MALPENSA – Le previsioni stimano per quest’estate un ritorno del traffico passeggeri al terminal 1 di Malpensa ai livelli del 2019. E se finora il problema della viabilità, concentrato sulle lunghe code che si creano fuori dall’aerostazione fino alla superstrada 336, è stato tamponato con difficoltà, diventa necessario individuare una soluzione per evitare un ulteriore disagio legato al traffico. È quanto emerso dal tavolo convocato in Prefettura a Varese oggi, 18 maggio, per discutere le criticità che riguardano la circolazione intorno allo scalo della brughiera. Una proposta c’è e coinvolge altri Comuni per correre in aiuto a Ferno, il territorio su cui si sviluppa il t1. Soprattutto considerando gli strascichi causati dalla Dis-Unione con Lonate Pozzolo.

Le stime e i problemi

A oggi, il traffico passeggeri è superiore del 15% rispetto alle previsioni: vuol dire che l’aeroporto sta rialzando in fretta la testa dopo i danni causati dalla pandemia. Considerando lo stato attuale del terminal 2, che è ancora chiuso, si stima per l’estate una presenza di viaggiatori simile a quella del 2019. Di contro, la viabilità potrebbe risentirne ancora di più. Il problema più noto riguarda i furbetti che, per evitare l’area 10 minuti e risparmiare qualche moneta, improvvisano parcheggi selvaggi fuori dall’aerostazione. Non esattamente un esempio di sicurezza. Questo obbliga le forze dell’ordine fernesi a intervenire per evitare che si creino ingorghi. Qui, l’altro problema: l’Unione ha smesso di esistere. E così tutti i servizi che un tempo venivano spartiti al 50% da Ferno e Lonate, tra cui la polizia locale. Si traduce in un numero ridotto di agenti disponibili, attualmente 4 a Ferno. Non abbastanza per affrontare gli incrementi di traffico previsti.

Aiuti da fuori

La proposta messa sul tavolo è di coinvolgere altri Comuni per poter allungare una mano a Ferno. L’idea è quindi di mettere a disposizione ulteriori agenti per l’estate per garantire il controllo e lo smaltimento del traffico fuori dal t1. L’assessore alla sicurezza di Busto Arsizio, Salvatore Loschiavo, ha confermato la disponibilità del Comune a dare supporto alla polizia locale fernese. Un’ipotesi che potrebbe coinvolgere anche Gallarate. Ora, quindi, seguirà un nuovo incontro per riuscire a individuare un protocollo d’intesa per gestire la situazione, da far confluire in una convenzione.

La linea da seguire

Il sindaco di Ferno Filippo Gesualdi commenta così: «Ringrazio il prefetto e l’assessore regionale Riccardo De Corato (Sicurezza) per questo tavolo così costruttivo. Si è aperto uno spiraglio per gestire la situazione al meglio. Abbiamo avuto diponibilità anche dalle forze dell’ordine aeroportuali, oltre che dal Comune di Busto. Sarà comunque per un periodo transitorio, perché stiamo lavorando per assumere nuovi agenti. Contiamo di essere autonomi nel giro di un anno». A margine, l’intervento di De Corato: «Sono emersi importanti spunti che porteranno nel più breve tempo possibile a soluzioni adeguate al territorio. La linea sicuramente da seguire è quella di un accordo-convenzione come avviene oggi a Linate tra i comuni limitrofi allo scalo. Come Regione siamo convinti che solo un gioco di squadra delle polizie locali possa gestire pienamente il sistema».

I presenti

Tra i presenti all’incontro, spiccano il prefetto Salvatore Pasquariello, l’assessore regionale De Corato e i vertici di Sea. Ma anche i sindaci del Cuv – consorzio urbanistico volontario – e l’assessore alla Sicurezza di Varese, Raffaele Catalano. Fino al comandante della polizia locale e ai vertici di polizia, carabinieri e guardia di finanza del territorio varesino.

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