Senzatetto in stazione, sopralluogo di Cassani. Che ringrazia i tassisti

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GALLARATE – Sopralluogo del sindaco Andrea Cassani alla stazione di Gallarate nella mattinata di oggi, giovedì 14 maggio. Il primo cittadino ha voluto monitorare di persona la situazione della sessantenne senzatetto che da alcuni giorni è oggetto dell’attenzione di soccorritori e Servizi sociali. La donna, lo scorso 12 maggio, si era seduta in mezzo alla strada bloccando il traffico perché sfinita dal peso delle valigie che è costretta a trascinarsi metro dopo metro perché sono la sua casa.

Ha preso un treno diretto a Milano

Il giorno prima aveva avuto un malore vicino al binario 5. La donna ha però rifiutato ogni tipo di aiuto: nessun ricovero in strutture di cura, né sostegno da parte dei Servizi sociali gallaratesi attivati dal Comune anche se la donna risulta risedente a Roma. La senzatetto, però, si era già spostata: «Ha preso un treno diretto a Milano poco prima delle 9», spiega Giuseppe De Bernardi Martignoni, consigliere comunale a Gallarate (Fratelli d’Italia) e esponente della categoria dei tassisti (è in servizio proprio alla stazione di Gallarate) che per primo aveva segnalato la presenza della senzatetto in difficoltà. «La donna si è spostata ma – spiega De Bernardi Martignoni – L’attenzione dimostrata in questi giorni non calerà dovesse ritornare. Purtroppo davanti a un rifiuto netto di ogni aiuto c’è stato poco da fare per darle una mano».

Il grazie di Cassani ai tassisti

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Cassani ha colto l’occasione «Per elogiare personalmente la categoria dei tassisti – spiega De Bernardi Martignoni – Ha sottolineato il fatto che un servizio socialmente importante come quello del trasporto non sia mai stato interrotto nonostante l’emergenza sanitaria in corso». Ed è esattamente così: i tassisti hanno sempre garantito corse 24 ore su 24. «Dotando le auto di dispositivi di protezione a spese nostre – spiega l’esponente di Fratelli d’Italia – Con separatore in plexiglass, gel sanificate, guanti e mascherine in auto da fornire anche ai clienti qualora ne fossero sprovvisti». E il servizio svolto è stato davvero importante: dagli anziani accompagnati a fare la spesa o in farmacia «Con una scontistica importante sulle tariffe – sottolinea De Bernanrdi Martignoni – Sino al servizio di accompagnamento alla propria residenza dei dimessi dall’ospedale. Ci chiamano dalla portineria e noi andiamo a prenderli: non abbiamo mai chiesto più di tanto, ma molti ci hanno detto di essere dimessi Covid o persone non così gravi da essere ricoverate ma messe in quarantena. Non abbiamo mai rifiutato una corsa». Senza ottenere chissà quali guadagni: «Anzi – conclude De Bernanrdi Martignoni – Si attende 10 ore per fare una o al massimo due corse. Parliamo di un guadagno di uno o due euro all’ora. Al mese saranno 300, 400 euro al massimo. Abbiamo sempre garantito il servizio perché ci sembrava comunque importante farlo, senza che nessuno ci abbia obbligato. Per questo che un sindaco riconosca questo impegno è importante e gratificante per tutta la categoria».

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