Tassa di soggiorno a Gallarate, ecco le tariffe. Longobardi: «Scelta opportuna»

GALLARATE – Circa 200mila euro l’anno, a partire dal 2024. Questa la cifra che il Comune di Gallarate prevede di incassare con la tassa di soggiorno, che è stata ufficialmente introdotta con il passaggio in consiglio comunale dello scorso 19 dicembre. E dove sono state presentate tutte le tariffe dell’imposta sul turismo, che entrerà ufficialmente in vigore dal primo aprile 2024.

Le tariffe

La tassa a carico di hotel e bed&breakfast è suddivisa in quattro fasce. Per gli alberghi a una o due stelle è prevista un’imposta di 2 euro. Per quelli a tre o quattro stelle invece la cifra sale a 3 euro. E quando saranno previsti gli hotel a cinque stelle – visto che si tratta di una tipologia di offerta ricettiva non presente al momento sul territorio comunale – la quota fissata è di 5 euro. Per i B&B la somma dell’imposta sul turismo è invece si 1,50 euro.

La posizione di Forza Italia

Anche Forza Italia ha votato a favore dell’imposta. Ma con meno entusiasmo rispetto al resto della coalizione. Tanto è vero che, per voce di Belinda Simeoni, gli azzurri hanno sottolineato che nel giro di un anno vorranno valutare «se il gioco vale la candela». Differente la posizione del vicesindaco delegato a commercio e attività produttive Rocco Longobardi – anch’egli espressione di Forza Italia – che ritiene l’introduzione della tassa di soggiorno «una scelta coerente con lo sviluppo del territorio, che è uno dei nostri impegni». Lo ha detto con un commento affidato ai social: «Gallarate, grazie alla sua posizione intermedia tra Malpensa e Milano, ha delle buone potenzialità nel settore dell’accoglienza». Per questo «grazie al 25% degli introiti che la nuova imposta porterà, si potranno sostenere e attuare progetti che ci permetteranno di investire nel settore specifico – in particolare quello del turismo business – legato alle realtà imprenditoriali del territorio e al turismo fieristico che necessita sempre più di ricettività e che genera un indotto di valore». La garanzia è che «stanno per arrivare a compimento più progetti realizzati sia grazie all’importante bando del Duc che ci siamo aggiudicati, sia attraverso l’attività di marketing e con l’implementazione di nuove risorse». E che «ci consentirà di alzare il livello di accoglienza». Per questo «ribadisco quanto sia importante mettere la città in grado di intercettare i segmenti turistici non tradizionali. E se gli introiti dell’imposta di soggiorno contribuiranno a questo progetto, ritengo sia opportuno».

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