Gallarate, Forza Italia prima critica ma poi vota il bilancio. E si scontra con FdI

Gallarate bilancio forza italia

GALLARATE – In politica le parole sono importanti. Ma ciò che conta davvero sono gli atti amministrativi. E dopo settimane a contestare duramente – anche a microfoni accesi attraverso il commissario cittadino Nicola Muccii nuovi mutui, la chiusura del Centro diurno disabili di Cedrate e l’introduzione della tassa di soggiorno, anche il gruppo consigliare di Forza Italia ha alzato la mano sul bilancio previsionale del prossimo triennio, approvato con i voti favorevoli di tutta la maggioranza. Attorno alle scelte strategiche dell’assessore alle Finanze Corrado Canziani, l’intero centrodestra di Gallarate in consiglio comunale si è ricompattato. Senza sbavature nei numeri, ma soltanto con distinguo verbali.

Tassa di soggiorno

Come per l’imposta di soggiorno, che verrà introdotta a partire dal 2024 con le modifiche apportate dall’emendamento frutto del confronto in Commissione e dell’apporto di +Gallarate. I berlusconiani per voce di Belinda Simeoni si sono espressi a favore sebbene «per un partito come il nostro istituire una tassa non fa mai piacere», ma con l’accortezza di valutare tra un anno «se il gioco vale la candela». Altrimenti, ha sottolineato, «saremo noi tra dodici mesi a chiederne la rimozione».
Il sindaco Andrea Cassani lo ha definito «Controdeduttivo» come ragionamento e «ne prendo atto», mentre Giovanni Pignataro (Pd) è passato all’attacco. «Il mondo si è ribaltato: si dice che la sinistra crea le tasse mentre la destra le toglie, mentre oggi assistiamo al contrario. Se Forza Italia fosse coerente voterebbe contro, perché oltretutto Gallarate stasera introduce una nuova tassa per un introito ridicolo». 

Centro diurno disabili 

Una presa di distanza ancora più marcata gli azzurri l’hanno manifestata votando l’emendamento del centrosinistra contro la decisione di chiudere dal 2025 il Cdd di via Canova, in continuità con le dichiarazioni perentorie del 28 novembre del commissario cittadino («Il sindaco sappia che siamo per il mantenimento del centro diurno»). Votando però l’intero bilancio un’ora e mezza più tardi, di fatto Forza Italia ha votato anche il taglio vigoroso che porterà alla chiusura della struttura di Cedrate, avallando dunque di fatto una scelta che il sindaco ha spiegato così: «Per la sua vetustà e mancanza di spazi esterni la capienza oggi è doppia rispetto ai posti occupati. Oltretutto ha un costo per utente pari a 34mila euro, contro i 15mila circa delle strutture similari in zona. Perché mantenere dunque una convenzione che costa più del doppio? A queste condizioni valutiamo strade alternative, né tagliando il servizio né facendo mancare le risorse. Anzi, lasciando 200mila euro a bilancio paradossalmente c’è più spazio per aiutare un maggior numero di persone. I numeri sono oggettivi».

Mutui e investimenti 

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Il terzo nodo fondamentale del bilancio sono i nuovi mutui, contestati duramente da Ocg e centrosinistra e in particolare da Cesare Coppe (CèV) che ha appicciato alle sue spalle il grafico che mostra l’innalzamento dell’indebitamento riportandolo ai valori del 2011 (nella foto qui sopra), salvo poi essere stato costretto a toglierlo su esplicita richiesta del presidente del consiglio comunale Marco Colombo. Secondo l’assessore Canziani, i mutui «insieme ai numerosi finanziamenti sovracomunali ottenuti cambieranno il volto della città». Un pensiero ribadito anche stasera dal primo cittadino che in particolare ha difeso la scelta di costruire il Palazzetto dello sport. E sventolando il programma di Margherita Silvestrini, ha ricordato che rientrava anche tra le promesse elettorali del centrosinistra del 2021.
Anche su questo punto, Forza Italia ha voluto dire la sua, con un primo intervento durissimo condito da un attacco al sindaco accusato di comandare anziché governare («il nostro disagio è molto più diffuso di quanto lei possa pensare»), seguito da una dichiarazione di voto al miele («abbiamo a cuore il futuro del centrodestra, non è nostra intenzione mettere in crisi questa maggioranza»). Tanto che, alla fine, i due consiglieri azzurri hanno alzato la mano e sui verbali il segretario ha registrato il loro voto a favore. Verba volant, scripta manent, dicevano i latini. O più semplicemente, come ha sottolineato Pignataro, «il coraggio non si esprime nelle considerazioni, ma nel voto. E da Forza Italia questa sera abbiamo assistito a un atteggiamento incomprensibile». 

Lo scontro con FdI

Nota a margine della serata, lo scontro tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. Dopo l’attacco degli azzurri, Marco Colombo ha lasciato per un attimo la presidenza del consiglio per tornare sui banchi del suo partito e ribadire che «Siamo fedeli del sindaco perché sta portando avanti il programma del centrodestra». Ha inoltre stigmatizzato l’atteggiamento di FI («Fa specie il tono degli interventi») e ha aggiunto: «Non ci si può lamentare di un mancato coinvolgimento, a volte basta proporsi e se c’è un problema lo si affronta». Parole che non sono per nulla piaciute al capogruppo forzista Calogero Ceraldi. «Il suo intervento non ci stava per niente, vi abbiamo sempre dato pari dignità anche quando noi eravamo in 14 e voi in uno: pretendiamo ora la stessa dignità», ha detto, prima di aggiungere: «Ne parleremo più avanti». Un avvertimento?

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