Tassa di soggiorno, Forza Italia scippa l’emendamento a +Gallarate 

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GALLARATE – Esplode l’ennesimo caso politico a Gallarate. E ancora una volta a provocarlo è Forza Italia, voce sempre più critica all’interno del centrodestra in città. Il pomo della discordia è l’emendamento presentato ieri, 11 dicembre, in Commissione Bilancio a inizio seduta dalla Lista Cassani e da +Gallarate per allargare l’elenco delle categorie di persone che saranno esenti dal pagamento della tassa di soggiorno a partire dal 2024. Un emendamento trasversale che, al termine della riunione, è diventato soltanto l’emendamento della maggioranza. Il consigliere di minoranza Sonia Serati (+Gallarate) in separata sede è stata infatti invitata caldamente a togliere la sua firma perché a una parte della colazione di governo non era gradita questa apertura alle minoranze.  

L’emendamento della discordia 

Ma andiamo con ordine. L’emendamento congiunto non era nient’altro che il risultato della precedente Commissione Bilancio del 6 dicembre in cui la Lista Cassani chiedeva di allargare l’esenzione per la tassa di soggiorno ai disabili gravissimi e +Gallarate agli studenti e ai docenti presenti in città per progetti di mobilità Erasmus o di scambio linguistico-culturale. E’ stato dunque presentato a voce da Michele Aspesi (Lista Cassani) mentre Serati distribuiva il documento che nell’intestatazione indicava soltanto questi due gruppi prima dei tre puntini di sospensione. Belinda Simeoni (Forza Italia) ha fatto presente che avrebbe accettato l’emendamento soltanto se fossero stati aggiunti anche loro come proponenti e la richiesta è stata accolta favorevolmente

Cosa è successo 

Qualcosa però nel corso della discussione è andato diversamente. Eloquenti lo scambio di messaggi con il telefonino e i continui confronti fuori dalla porta mentre  era in corso la Commissione. Cosa è accaduto lo si è compreso soltanto alla fine: pare che dai vertici di Forza Italia sia arrivato l’ordine di non sottoscrivere alcuna proposta che fosse firmata anche dall’opposizione. Serati, con abilità politica, si è dunque immediatamente chiamata fuori, certa così di ottenere il risultato. Trattandosi di un emendamento sottoscritto dall’intera maggioranza, infatti, è sicura dell’approvazione in aula il prossimo 19 dicembre. E allo stesso tempo, pur non essendoci più la sua firma, nessuno può mettere in discussione la paternità della proposta, in quanto l’esenzione della tassa di soggiorno per gli studenti è una battaglia che porta avanti lei (e soltanto lei) da un mese. 

Il caso politico 

L’atteggiamento di Forza Italia va letto insieme alla decisione di astenersi in Commissione sul Bilancio, una sorta di avvertimento in vista del consiglio comunale del 19 dicembre, dove un voto non favorevole dei berlusconiani conclamerebbe la crisi con gli alleati in corso ormai da ottobre e porterebbe inevitabilmente alla rottura. Va detto che Lega, Fratelli d’Italia, Centro popolare e Lista Cassani avrebbero i numeri per continuare a governare senza patemi anche privi degli azzurri e ne avrebbero ancora meno se venissero sostituti in maggioranza con +Gallarate. Si tratta di un’ipotesi al momento alquanto remota, ma l’emendamento congiunto di ieri potrebbe comunque essere stato letto dai berlusconiani come un contro-avvertimento – del tipo “siamo pronti a fare senza di voi e a sostituirvi in men che non si dica” – che fa salire il livello di nervosismo in maggioranza da forte a fortissimo.

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