Gallarate, sì alla tassa di soggiorno. In città si stimano 80 B&B irregolari 

Gallarate tassa soggiorno tariffe

GALLARATE – La tassa di soggiorno verrà approvata domani, 22 novembre, in giunta. Sarà il primo passaggio formale per arrivare all’introduzione dell’imposta sul turismo anche nel Comune di Gallarate a partire dal 2024. 

I dettagli 

Dopo un primo incontro con le associazioni di categoria risalente alla scorso 8 novembre, la tassa di soggiorno è stata presentata questa sera in Commissione Finanze durante la discussione sulle variazioni di bilancio illustrate dall’assessore Corrado Canziani. E’stato il sindaco Andrea Cassani a svelare le tariffe: 1,5 euro al giorno per le strutture extra-alberghiere, 2 euro per gli hotel a 1 e 2 stelle, 3 euro per i 3 e 4 stelle, 5 euro per i 5 stelle (ma si tratta di una tipologia di offerta ricettiva non presente al momento sul territorio comunale). E’ stata definita anche una durata massima di applicazione pari a 10 giorni (la permanenza media si aggira attorno a 2,5 notti) e sono previste una serie di esenzioni

Gli irregolari 

Se Federalberghi – così come ovunque sul territorio nazionale – giudica negativamente l’introduzione della tassa di soggiorno, i rappresentanti dell’associazione BB Varese – ha reso noto il primo cittadino – si sono invece espressi in modo «decisamente favorevole» in quanto l’applicazione consentirà alla polizia locale di avere uno strumento idoneo per contrastare l’evasione diffusa nel settore. «A fronte di circa 80 bed and breakfast regolarmente registrati in città ne vengono stimati altrettanti irregolari», ha reso noto il vicesindaco Rocco Longobardi. «La tassa di soggiorno risulta essere quasi un vantaggio per tutelare chi opera nel rispetto della legge». 

Gli introiti 

Con la nuova imposta che verrà chiesta ai non gallaratesi che dormiranno in città il Comune stima di incassare circa 200mila euro all’anno. «Se un po’ di turismo c’è è anche giusto applicare l’imposta per migliorare l’offerta turistica e commerciale della città», ha detto il sindaco durante il dibattito, aggiungendo che «insieme alle associazioni di categoria decideremo come spendere il 25% degli introiti». Una dichiarazione di intenti che si vede già nei numeri del bilancio: il contributo comunale al Duc (Distretto urbano del commercio) passerà infatti dai 55mila euro del 2023 a 90mila euro nel 2025

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