Gallarate, un aiuto da 130mila euro per i negozi di periferia

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GALLARATE – Centinaia di commercianti di Gallarate che non hanno il loro negozio in centro vivono un paradosso sin dalla nascita del Duc, risalente ormai a più di dieci anni fa. Sono gli unici in città e in tutti i Comuni dell’intorno a non poter beneficiare degli aiuti economici che Regione Lombardia mette a disposizione attraverso i bandi dedicati ai distretti del Commercio iscritti all’apposito elenco regionale. Con un emendamento al bilancio di previsione 2021 proposto dalla maggioranza durante il consiglio comunale di lunedì scorso, il Comune ha voluto in un periodo così difficile per l’imprenditoria locale provare di tasca propria a mettere una pezza, istituendo un fondo da 130mila euro dedicato proprio ai negozi di periferia e dei rioni della città.

Il paradosso

Nell’area di competenza di Confcommercio Gallarate Malpensa sono attivi 5 distretti del commercio, ovvero i Duc di Gallarate e Cassano Magnago e tre Did: il Malpensa Nord Ticino (capofila Somma), il Malpensa Sud (capofila Cardano), e il Castelli Viscontei (capofila Jerago). Tramite questi strumenti negli anni sono arrivati da Palazzo Lombardia sul territorio contributi a fondo perduto per centinaia di migliaia di euro. Ma con un paradosso: hanno potuto partecipare tutti i negozianti di Cavaria con Premezzo, ma non il titolare di un’attività di Moriggia. Perché i distretti che aggregano più città o paesi abbracciano per competenza l’intero territorio comunale, mentre i confini del Duc di Gallarate si limitano circa soltanto al centro storico della città. Gli altri, di fatto, sono commercianti di serie B esclusi dalla possibilità di ottenere gli aiuti regionali.

La soluzione

Per questo motivo, come aveva preannunciato un mese fa l’assessore alle Attività produttive Claudia Mazzetti, il Comune predisporrà un bando dedicato alle attività commerciali al di fuori del perimetro del Duc, in modo da andare ad aiutare le attività gallaratesi che non hanno potuto partecipare al bando regionale che negli scorsi mesi (sommati ai contributi comunali) ha creato un salvadanaio per i negozianti del centro da 180mila euro.
A disposizione degli imprenditori dei rioni e delle periferie, ci saranno 130mila euro, così come stabilito dall’emendamento presentato in aula dalla maggioranza (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Cittadini di centro) durante l’ultima seduta del 2020. Ha alzato la mano anche la lista Gallarate 9.9, si sono astenuti Pd e Città è Vita, ha votato contro Leonardo Martucci del Gruppo Misto. Non hanno invece partecipato al voto per protesta i ferrazziani di Libertà per Gallarate: «Soltanto propaganda».

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