La geologia di Varese si racconta con tre spazi espositivi nel Parco Campo dei Fiori

VARESE – Nel Parco del Campo dei Fiori proseguono le attività legate al progetto Insubriparks, che abbraccia il territorio al confine tra Italia e Svizzera. Stanno nascendo tre spazi dedicati alla geologia e alla storia del paesaggio del parco regionale, rispettivamente a Varese, nell’area del Villaggio Cagnola alla Rasa, a Barasso e a Cunardo. Il progetto ha finalità divulgative e turistiche.

Il progetto

Il progetto Insubriparks è il frutto di un’operazione cofinanziata dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dallo Stato Italiano, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera. Grazie a questa cooperazione cinque parchi regionali italiani e svizzeri stanno lavorando insieme per promuovere sul territorio insubrico la bellezza e la ricchezza delle aree verdi tutelate. L’obiettivo è creare sinergie e collaborazioni affinché i parchi insubrici mostrino a tutti il loro profilo anche per quanto concerne la ricettività eco-turistica e culturale. Nel varesotto sono coinvolti il Parco Pineta e il Parco del Campo dei Fiori.

Raccontare la geologia

Nell’ambito delle progettualità legate a Insubriparks prosegue il lavoro da parte del Parco del Campo dei Fiori. Attualmente il parco sta portando a termine l’allestimento di tre spazi interni, ubicati in strutture già presenti sul territorio, che permetteranno di offrire percorsi espositivi educativi, ma anche ludico/ricreativi, e di realizzare tre allestimenti che implementino i tracciati e i siti di rilevanza geo-ambientale all’interno del territorio del parco regionale. Tre i luoghi in cui sono in corso gli interventi, a partire dal Biolab presso il Villaggio Cagnola a Varese, che è stato oggetto di lavori di ristrutturazione (nelle foto). Un edificio particolare in cui la roccia è parte stessa dell’ambiente. Luogo centrale del Biolab sarà una sala che all’epoca del Villaggio Cagnola era utilizzata dai ragazzi ospiti come falegnameria. Quindi la Casa del Sole – colonia elioterapica di Barasso e la Baita del Fondista a Cunardo. «Tutto il territorio del Parco è un sistema estremamente complesso capace di raccontare con gli opportuni strumenti una storia geologica straordinaria – dicono dal Parco del Campo dei Fiori – una storia naturalistica di grande fascino sia dal punto faunistico che floristico, quindi una storia artistica estremamente variegata e diffusa, nonché una storia antropologica densa di attività e produzioni».