Cane spara al padrone in Germania. Il tribunale “disarma” il proprietario

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MONACO –  I cani sono i migliori amici dell’uomo? Non si discute. Farebbero qualunque cosa per rendere felice il loro padrone? Certamente. Eppure bisogna stare attenti che non ‘decidano’ di spararti. Sì avete letto bene. E’ di questi giorni un curioso episodio avvenuto in Germania. Un  incolpevole  quattro zampe  ha esploso un colpo di fucile verso il suo proprietario ferendolo a un braccio. Ovviamente il tutto è avvenuto accidentalmente nel senso che ‘Fido’ è saltato su un fucile lasciato incautamente per terra dal ‘bipede’ cacciatore. La vicenda ha avuto una certo eco nazionale e internazionale perché le autorità giudiziarie, dopo che i sanitari avevano avvisato le forze dell’ordine presenti in ospedale come è regola in caso di ferite da arma da fuoco, hanno  deciso di togliere al padrone del cane il porto d’armi e la patente di cacciatore.

Era già accaduto anche in New Mexico

L’uomo ha fatto ricorso, spiegando le sue ragioni,  ma il Tribunale amministrativo di Monaco è stato inflessibile e ha rigettato la sua istanza.  «Perché si presume che abbia trattato le sue armi da fuoco senza attenzione e potrebbe farlo di nuovo in futuro», ha spiegato laconicamente e  in maniera perentoria la corte tedesca.  Non è  però, come potrebbe apparire, un caso isolato. Nello scorso novembre la stessa sorte è toccata – secondo quanto riportato da Abc News -, a un cittadino americano di 74 anni,  Tex Gilligan,  che è stato ferito, in questo caso gravemente e rischiando di lasciarci la pelle, sempre da un colpo di arma da fuoco sparato da un cane. L’uomo si trovava in auto nel deserto del New Mexico per una battuta di caccia alla lepre quando Charlie, uno dei suoi tre cani che erano con lui in quel momento, ha toccato con la zampa il grilletto dell’arma da fuoco di Tex e fatto esplodere un colpo che ha attraversato il sedile dell’auto. Risultato: tre costole rotte, perforazione di un polmone, frattura di una clavicola e una forte emorragia. Gilligan,  in condizioni critiche, è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici e ora è fuori pericolo.  «E’ un buon cane. Non intendeva farlo», ha voluto precisare.  Quindi una volta guarito ha potuto riabbracciarlo. Insomma i cani sono i migliori amici dell’uomo, ma forse è meglio non farli arrabbiare. E soprattutto è meglio tenere le armi fuori dallo loro portata e con la sicura ben inserita.

Angela Bruno

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