Daniele Costa
Il Brescia esce da San Siro con zero punti in tasca ma molti applausi. Prestazione positiva per l’undici di Corini con la squadra biancoazzurra a non avere le stesse energie di Cagliari ma a dimostrare di poterci stare in un palcoscenico come la Serie A. Vince l’ex Giampaolo senza incantare davanti ai 60 mila, il Brescia invece esce con alcune certezze ed un mercato che deve regalare qualche colpo per completare la rosa. Milan in vantaggio all’11 di gioco: Suso sguscia a Martella infortunato mettendo palla in area di rigore dove sul secondo palo Sabelli si faceva trovare impreparato alla marcatura permettendo a Calhanoglu di colpire facilmente di testa mettendo palla in fondo al sacco. Prima della ripresa del gioco Martella ha alzato bandiera bianca al suo posto l’esordiente Mateju. Nonostante lo svantaggio il Brescia non ha mollato la presa. L’occasione del pareggio è capitata sui piedi di Bisoli: clamoroso l’errore sotto porta del figlio d’arte ad un metro da Donnarumma su conclusione sballata di Sabelli. Proprio Donnarumma ha negato la gioia del gol a Sabelli il cui tiro deviato stava per trasformarsi in gol. Nel finale di prima frazione Torregrossa, forse agganciato da Rodriguez, ha chiesto un calcio di rigore che Abisso non ha decretato consultandosi con il VAR. Alla ripresa delle ostilità Torregrossa è rimasto negli spogliatoi per infortunio. Secondo cambio obbligato per Corini che ha buttato nella mischia Ayè. Il Milan ha continuato a mantenere il ritmo della sfida basso con il Brescia che, a differenza di Cagliari, non è riuscito ad alzare i giri del motore. In alcune circostanze è stata l’attenzione a mancare con Spalek due volte e Donnarumma sono stati pescati in fuorigioco. E nel finale, ancora Brescia con Dessena vicinissimo al pareggio con Calabria a bloccare la sua volè. Joronen, migliore in campo del Brescia, ha sfoderato due miracoli con il palo a fermare Paquetà. Ora la pausa, al rientro l’esordio casalingo con il Bologna.