Golasecca, tagli alla Tari del 60% per le imprese. Ma la tassa aumenta comunque

GOLASECCA – Da una parte ci sono le agevolazioni che lo Stato ha destinato per compensare le chiusure di molte attività nel 2020. Dall’altra c’è un aumento rispetto allo scorso anno, una quota che va «da un minimo di 2 euro a un massimo di 4-5 euro, in base ai componenti di un nucleo famigliare». Si tratta delle tariffe Tari previste per il 2021 a Golasecca, rese note in consiglio comunale mercoledì, 21 luglio, dal vicesindaco delegato al Bilancio, Bruno Specchiarelli. Piccoli incrementi, giustificati «da una serie di cause legate, per esempio, all’aumento del gasolio per il trasporto dei prodotti». Ma che la minoranza vede con il fumo negli occhi. Come ha spiegato in aula la capogruppo Madì Reggio: «Tengo a precisare che la raccolta differenziata dovrebbe essere una risorsa per il Comune, dovrebbe tendere al risparmio. Invece il segnale qui è che qualcosa non sta funzionando».

Gli aumenti

Secondo i calcoli fatti con il nuovo metodo di Arera, ha spiegato Specchiarelli, i costi fissi del 2021 risultano di 106.682 euro. Quindi «in diminuzione rispetto all’anno precedente». Differente per i costi variabili, con una cifra per il 2021 che ammonta a 213.037 euro. Dunque «in aumento rispetto al 2020». Da qui i conti per la Tari, che registrano un leggero incremento, legato – in modo particolare – alle «varie gestioni di trasporto e dei prodotti portati, venduti o non venduti per la raccolta differenziata». A fronte della situazione, il vicesindaco ha però precisato che «questo non vuol dire che la raccolta va male: va migliorata, certo, si può fare sempre di più. Ma non la trascuriamo. In questo anno di pandemia sono saltati alcuni equilibri, che ora sono da valutare».

Le agevolazioni previste

In ogni caso non mancheranno le agevolazioni Covid per le attività che sono state chiuse a causa della pandemia. E sono bar, ristoranti, campeggi, alberghi, agriturismi e bed&breakfast. Per queste categorie ci saranno tagli del 60% sulla Tari del 2021 (un passo avanti rispetto al 2020, che era del 50%).
Sconti anche per «le famiglie che hanno un parente portatore di handicap nel nucleo, con un’invalidità registrata di almeno il 60%». In questo caso si parla di una riduzione sulla tariffa del 50%.
Mentre chi ha un Irpef che non supera i 3mila euro annui, «sarà esentato dal pagamento della tassa».
Le scadenze per il pagamento sono il 30 settembre e il 31 dicembre.

«Qualcosa non funziona»

Dal fronte della minoranza, l’aumento non è ben visto: «È il segnale che qualcosa non sta funzionando», ha sintetizzato Reggio. «Ricordo il tempo e la fatica impiegato in passato per la reintroduzione della raccolta differenziata. Andando a coprire un vuoto di bilancio considerevole: spero che in un prossimo futuro si possa procedere anche con campagna di sensibilizzazione su questo tema, perché è importante che tutta conoscano la sua importanza».

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