Golasecca, ecco il Ventimiglia bis: «Le persone al centro del mio impegno»

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GOLASECCA – «Il mio dovere sarà quello di essere il sindaco di tutti, senza distinzione alcuna». Oggi come cinque anni fa, il sindaco Claudio Ventimiglia apre il suo secondo mandato promettendo che «le persone che vivono a Golasecca saranno il centro del mio impegno, rappresenteranno il valore incommensurabile del mio stare qui». Ma è solo una parte del discorso che il primo cittadino ha recitato questa sera, 7 ottobre, in occasione del consiglio comunale di insediamentoA due settimane dalla vittoria alle urne, Il brigasindaco riparte fra progetti e ringraziamenti. E l’occasione della prima seduta è stata colta per ribadire i prossimi passi che farà insieme alla sua giunta: dalla sicurezza, alla riqualificazione delle strade, passando per la Melissa e la promozione della cultura e dello sport. A modo suo, come ha sempre sottolineato: «Poche parole, punto ai fatti».

Il giuramento del sindaco

Nel corso della seduta di insediamento Ventimiglia ha giurato sulla Costituzione. Subito dopo si è rivolto a consiglieri e cittadini, recitando il discorso che aprirà altri cinque anni di mandato a Golasecca. Eccolo in versione integrale:

Signori Consiglieri, Colleghi della Giunta.

Cittadine e cittadini mi sento molto emozionato ed onorato di ricoprire nuovamente il ruolo di Sindaco del nostro paese, dopo avere giurato sulla costituzione davanti a voi rappresentanti di tutta la cittadinanza.

Permettetemi innanzi tutto di rivolgere ai nostri concittadini il mio primo saluto e di ringraziarli per la fiducia che ci hanno voluto accordare per la seconda volta, con un risultato strepitoso, non vi deluderemo in questo secondo mandato.

A tutti i consiglieri comunali, in particolare ai neoeletti, vanno i miei più sinceri complimenti per la loro elezione in questa Assemblea e l’augurio di buon lavoro.

Ai dipendenti Comunali il ringraziamento per il lavoro che svolgono e per l’apporto che certamente continueranno a dare con assiduità, correttezza e competenza nella gestione amministrativa del nostro Comune.

E’ per me un grande privilegio ed un onore essere per la seconda volta Sindaco di Golasecca, il vostro Sindaco, il Sindaco di tutti.
In questa prima adunanza di insediamento del nuovo Consiglio comunale voglio qui evidenziare alcune cose che ritengo debbano essere sottolineate.
Il compito che ci è stato affidato non è semplice, perché la situazione sociale delle nostre famiglie e la sfavorevole congiuntura economica stanno sfibrando il tessuto sociale del nostro territorio che però reagisce mostrando sempre il lato migliore: la generosità e la laboriosità.

Da qui dobbiamo ripartire, occorre allora partire dall’uomo, porre la persona ed i suoi bisogni al centro dell’azione politica di guida del paese.
Tutti insieme dobbiamo proiettarci in un futuro che, nell’interesse di tutta la cittadinanza, abbandoni e superi qualche momento di smarrimento, pessimismo e pregiudizio.

Bisogna invece dare forza al dialogo, ripeto al dialogo tra tutti, ascolto, pazienza, mediazione, obiettivi, progetti, gentilezza e sobrietà.
Serve un’intuizione che dia senso alle scelte che si faranno.
Non basta solo “fare”.
Intanto occorre fare “bene”, ma è oltremodo necessario che al “fare” si anteponga il pensare, il conoscere e lo scegliere.

Sono convinto che amministrare in modo giusto sia garantire equità ad ogni cittadino, renderlo protagonista delle scelte e far si che, non sia solo un osservatore passivo e fruitore di servizi, ma diventi partecipe della vita quotidiana del paese dove ha scelto di vivere e condividere la propria esistenza con la comunità.

Vogliamo che il nostro agire sia trasparente e le nostre scelte siano motivate e chiare. Abbiamo il dovere e la responsabilità di rendere conto delle nostre azioni, perché ciò che facciamo lascia un’impronta che si ripercuote nel futuro anche a lungo termine.

Siamo stati eletti, la popolazione ci ha scelti per dare continuità al lavoro già iniziato ed a tutti i cittadini risponderemo del nostro operato.
Le persone che vivono in questo Comune saranno il centro del mio impegno, rappresenteranno il valore incommensurabile del mio stare qui.

Il mio impegno sarà quello di essere il Sindaco di tutti, senza distinzione alcuna, impegno volto ad ascoltare le istanze della cittadinanza intera.

Questa vuole essere l’impronta che, insieme ai miei collaboratori della giunta, vogliamo dare a questo nuovo inizio, sempre con umiltà e spirito di servizio.

Concludo questo mio breve intervento, con le parole con cui John Kennedy inaugurò il suo mandato presidenziale: “non chiedete al paese ciò che può fare per voi, ma chiedete che cosa potete fare voi per il paese”. Proviamo a rendere Golasecca un comune nel quale sia più bello vivere. Non perdiamo questa occasione.

A tutti voi va il mio ringraziamento.
A noi tutti auguro un buon lavoro, da svolgere con passione, impegno ed entusiasmo.

Grazie.

Il primo intervento della minoranza

Alla sinistra del sindaco, fra i banchi della minoranza, presente anche la sua avversaria alle scorse Amministrative, Madì Reggio. Appoggiata solo per metà dalla sua squadra. C’era infatti una sedia vuota tra le fila dell’opposizione, quella di Matteo Maggioni. Risultato, oltretutto, assente ingiustificato.
In ogni caso la capogruppo non ha calcato la mano, ma ha fatto subito vedere che non se ne starà in disparte. «Ritengo doveroso fare alcune osservazioni al programma. Penso che ci siano delle priorità, come l’asfaltatura delle strade che sono in pessime condizioni». Le intenzioni dell’amministrazione sull’acquedotto mette invece tutti d’accordo. O quasi. «Non vedo nulla riguardo i depuratori: credo sia necessario intervenire al più presto per la loro sistemazione». Un po’ di domande da parte di Reggio. Come per la questione deleghe: «Sono un po’ perplessa nel non vedere una delega alla Cultura e all’Istruzione: è indispensabile averne una». E subito la replica del sindaco: «A breve verranno comunicate tutte». Ma sono temi che saranno affrontati in altre circostanze.

Golasecca riconferma Ventimiglia. Saranno altri 5 anni di “briga-sindaco”

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