Golasecca, Reggio avverte: «Le asfaltature non sono una certezza»

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GOLASECCA – «Non può essere più accettabile che si faccia un piano asfaltature subordinandolo alla vendita di un terreno comunale: i soldi si devono trovare con certezza. L’amministrazione comunale deve dare garanzia che quest’estate gli asfalti si faranno». Botta e risposta: ora tocca alla capogruppo di minoranza Madì Reggio, che non si limita a parlare della manutenzione stradale di Golasecca. Ma commenta punto per punto le intenzioni per il 2021 rese note dal sindaco Claudio Ventimiglia. Dalle operazioni effettuate al cimitero a quelle per risolvere i problemi legati all’acqua, passando per gli interventi sul plesso scolastico e sul palazzo comunale. Senza dimenticare i piani per illuminare una parte della chiesa di San Michele, la convenzione con la parrocchia e l’archivio comunale. Reggio non tralascia nulla.

Il cimitero, la scuola e il caso acqua

La capogruppo di “Golasecca Tradizione e Futuro Sostenibile” parte dall’esumazione nel campo comune del cimitero. «Un’opera da farsi, non discuto», ammette. «Ma forse con procedura diversa: si parla tanto di privacy e poi compaiono nomi e cognomi delle persone che devono essere esumate, sia sul sito istituzionale che sui social del sindaco. Mi pare una mancanza di sensibilità notevole». Anzi, sembra che alcuni cittadini «anziché ricevere una comunicazione con un minimo tempo di anticipo, abbiano visto diversi arredi buttati malamente vicino ai bidoni della spazzatura».
Non sono mancate critiche sul sistema idrico. «Quando vedo scritto che si prevede di intervenire sistemando il bacino di via Monte Tabor a supporto della stazione di pompaggio, capisco che nessun intervento efficace e definitivo sulla qualità del servizio verrà effettuato». Cita così alcune criticità, come la pressione e il colore dell’acqua. E sulla casetta dell’acqua si dice «preoccupata», di fronte all’ipotesi che venga realizzata «senza che prima si risolva il problema qualità. Sarebbe più opportuno garantire che l’acqua arrivi già filtrata nelle case dei cittadini».
Accenni anche al plesso scolastico: «Mi sembra si elenchino manutenzioni ordinarie, principalmente. E mi chiedo invece se l’ascensore nuovo, precedentemente tenuto fermo per mal funzionamento oltre sei mesi (parole dell’ex assessore Grazioli) ora non dia più problemi». E ancora: «Restano i gradini della palestra, che sono una barriera architettonica ancora da risolvere».

Asfaltature e pulizia delle strade

L’attenzione si sposta poi sul punto forte annunciato dal sindaco, ovvero le asfaltature, «quelle vere, non di belletto come le ultime realizzate, che sono state catalogate – e spesate – come “lavori straordinari”, quando invece era manutenzione ordinaria». In ogni caso, continua, «sono fondamentali, in un abitato con buche e rappezzi mal fatti che possono far cadere, anche solo perché l’asfalto si sfarina». E pur apprezzando gli interventi sull’illuminazione pubblica, sottolinea che «alcune vie sono ancora buie». Una nota dolente resta la pulizia delle strade. «Alcuni concittadini, animati da particolare senso civico o semplicemente desiderosi di vivere in un luogo pulito, raccolgono “lo sporco” in mucchietti che poi il personale comunale dovrebbe avere il tempo di portare via rapidamente, prima che di nuovo si disperda, vanificando il loro impegno (fra l’altro non dovuto, poiché pagano le tasse anche per le strade pulite)». Puntualizzazioni anche sulle «opere di urbanizzazione del PL5, che al momento non è previsto».

Dal San Michele al palazzo comunale

Reggio prosegue parlando della convenzione con la parrocchia per il centro pomeridiano. Intenzione condivisa, con una sottile stoccata: «Non mi pare una novità, ma è bello pensare che sia proposta». Per il wi-fi, propone invece una copertura più ampia, non solo limitata al palazzo comunale.
Più taglienti sono i commenti su San Michele: «Mi sembra che per illuminare l’abside della ex chiesa sia davvero tanta la spesa prevista». E aggiunge: «Spero che i soldi non vengano usati per illuminare la piazza, visto che provengono dall’associazione “Amici del San Michele”, destinati quindi solo alla chiesa e alla sua area».
Sul palazzo comunale ribadisce la sua posizione: «Se il progetto per i serramenti e per il bagnetto dell’ufficio tecnico fosse stato fatto dagli uffici, avremmo potuto eliminare gli spifferi».
Conclude un po’ ironica sulle scaffalature per l’archivio: «Penso di poter sorridere: sono spese correnti» E conferma che «per le cose serie, fondamentali noi ci siamo».

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