Gorla Maggiore, Sos Metaldetector ancora nei boschi dello spaccio: trovata pistola

GORLA MAGGIORE – Secondo blitz dell’Associazione SOS Metaldetector nei boschi dello spaccio in Valle Olona. Dopo l’esercitazione a Marnate dello scorso 21 gennaio, oggi, sabato 4 febbraio, i volontari dell’associazione, insieme ai carabinieri della stazione di Gorla Minore, agli agenti della polizia locale gorlese e di Cislago, alla Protezione Civile e alle GEV dei PLIS Insubria Olona, hanno setacciato i boschi di Gorla Maggiore.

Disincentivare gli illeciti

È lo stesso sindaco Pietro Zappamiglio a lodare l’iniziativa: «Questa mattina si è svolta un’operazione per disincentivare le attività illecite commesse nelle nostre zone boschive, con contestuale pulizia dell’area». Decine i sacchi riempiti di rifiuti di ogni tipo abbandonati nell’area verde dagli incivili. Anche se a preoccupare maggiormente sono stati altri “reperti” trovati dagli associati. Tra questi una pistola e dei proiettili (l’arma pare inutilizzabile), cellulari e degli involucri di cellophane sul cui contenuto sono in corso accertamenti. «Potrebbe trattarsi di dosi di stupefacenti – rivela il sindaco – le forze dell’ordine hanno in carico le verifiche di laboratorio». Sono gli “attrezzi del mestiere” degli spacciatori che, da anni ormai, si sono insidiati nei boschi di tutto il varesotto diventati gigantesche piazze dello spaccio a cielo aperto.

L’allarme degli amministratori

Nelle ultime settimane a Biandronno un giovane nordafricano è rimasto ferito in una sparatoria proprio in una di queste zone. Il sindaco ha chiesto al Governo di intervenire appellandosi direttamente alla premier Giorgia Meloni. A Marnate due settimane fa furono trovate altre armi e cellulari, mentre pochi giorni fa l’amministrazione di Venegono Superiore aveva alzato la voce giudicando la situazione “spaccio” a Pianbosco, Parco Pineta, non più tollerabile.

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