Gorla Minore, il candidato Lorvetti: «Se vinco Landoni sarà al mio fianco»

Il candidato sindaco di Per una Comunità rinnovata Lorvetti

di Sarah Zambon

GORLA MINORE – La Lista Civica “Per una comunità rinnovata“, amministra Gorla Minore da “una vita” e sta da mesi lavorando al programma elettorale in vista delle amministrative di giugno. Il candidato sindaco Fabio Lorvetti, 56 anni, punta a continuare il lavoro svolto nei due mandati precedenti da Vittorio Landoni e dalla sua giunta, nel segno della continuità e della collaborazione con tutti coloro che hanno a cuore il benessere non solo della comunità gorlese, ma anche di tutta la Valle Olona. 

Come vi state preparando all’appuntamento con le urne?
«Stiamo lavorando con impegno e passione, forti dei buoni risultati ottenuti in questi anni: il primo passo è stato quello di ricordare ai cittadini tutto ciò che l’amministrazione Landoni ha fatto, soprattutto nell’arco del suo secondo mandato. Abbiamo racchiuso gli obiettivi raggiunti nel “diario 19-24”, un documento suddiviso in tre volantini, – l’ultimo dei quali sarà distribuito nei prossimi giorni nelle case dei gorlesi -, che illustrano puntualmente le azioni ed i progetti compiuti e quelli in fase di realizzazione, che faranno da base per il lavoro che intendiamo svolgere se i nostri concittadini decideranno di rinnovarci la loro fiducia».

Lorvetti, lo sa, vero, che se la legge del terzo mandato fosse stata approvata prima non sarebbe lei il candidato sindaco?
«Quando, a ottobre 2023, ci siamo riuniti in vista delle future elezioni, il decreto sul terzo mandato per i comuni al di sotto dei 15mila abitanti (Gorla Minore ne conta circa 8000) non era ancora una realtà: il gruppo mi ha chiesto di candidarmi per la lista civica ed ho accettato. Sono da 20 anni in consiglio comunale, la seconda metà dei quali in veste di assessore al Bilancio e non potevo, – né volevo -, sottrarmi ad “un’investitura” che mi permetterà di spendermi a favore della comunità. Sono certo che Vittorio rimarrà al fianco nostro e dei gorlesi, in caso di vittoria alle amministrative e sono particolarmente contento del lavoro, che il gruppo della nostra lista ha portato avanti in questi mesi per ognuno dei vari settori, in un clima di confronto estremamente costruttivo per tutti, soprattutto per i nuovi arrivi.»

Siete una lista civica. Con Migliorino sindaco smaccatamente a sinistra, poi è arrivato Landoni. E ora?
«La nostra “anima” era e sarà sempre squisitamente civica ed aperta a tutti coloro che vorranno avanzare idee e proposte concrete per il bene del paese, indipendentemente dal loro colore politico. Io stesso non mi ritengo affatto un politico, bensì un amministratore, visto il mio lavoro in questo senso come responsabile delle scuole paritarie Acof Busto Arsizio. Sono dell’opinione che, per un territorio come il nostro, sia più importante darsi da fare per fornire buoni servizi ed opportunità ai cittadini, piuttosto che ragionare in termini ideologici. Certo è che, rispetto alla lista guidata da Fabiana Ermoni che è dichiaratamente di centrodestra, molti tendono a identificare “Per una comunità rinnovata” con il centrosinistra, ma noi corriamo da soli e non siamo appoggiati da nessuno, tanto più che il nostro statuto prevede la possibilità per le persone di qualsiasi provenienza politica di accedere al gruppo. Alcune figure politiche, poi, non faranno parte della nostra lista: è il caso di Beatrice Bova (PD), che non si ricandiderà per scelta personale.»

A che punto siete con la redazione del programma elettorale?
«Abbiamo già elaborato una bozza condivisa con la lista estesa e la stiamo affinando confrontandoci con tutte le associazioni del territorio cittadino (l’ultimo incontro si è tenuto il 27 marzo, con Protezione Civile e Controllo del Vicinato, ad esempio), in modo da integrarla con gli interessanti argomenti e idee emersi in tutte le occasioni di confronto, in proiezione sui prossimi 5 anni. I gruppi che si occupano dell’ambito sociale sono già al corrente delle dei progetti che abbiamo in cantiere. Contiamo di essere pronti entro il 20 di aprile con la versione definitiva del programma elettorale. Gorla Minore è un comune virtuoso, che può attualmente contare su un avanzo di bilancio avanzo di 5,7 milioni di euro: considerando la parte ovviamente vincolata, ci saranno a disposizione più di 4 milioni da investire e valuteremo attentamente come sfruttare al meglio questi fondi».

L’attuale amministrazione ha puntato molto sulle sinergie nel territorio: volete implementarle ulteriormente?
«Senza dubbio. Io condivido in pieno il ragionamento di fare rete tra diverse municipalità, che Landoni porta avanti ormai da un decennio. La speranza è sempre quella di riuscire a organizzarsi insieme per dare forma ad azioni comuni, ad esempio tra uffici tecnici, comandi di polizia locale e via dicendo. Unire le forze è l’unica strategia vincente per migliorare le cose per tutti e contiamo sulla volontà e, perché no, sul coraggio degli altri comuni di sedersi ad tavolo per intraprendere, dove possibile, collaborazioni proficue per tutti».

Quale potrebbe essere il “sogno nel cassetto”, se dovesse essere eletto sindaco?
«Il miglior auspicio che posso avere è quello di riuscire a far girare sempre meglio la macchina comunale, soprattutto grazie ad un impiego oculato delle risorse a disposizione. La burocrazia ci impone di far fede alla media di spesa 2011-2012-2013 e saremo obbligati a rispettarla, ma se lo Stato allargasse un po’ le maglie, sarebbe utile poter assumere un paio di altre figure che ci aiuterebbero a snellire e velocizzare diverse procedure. Ai lavori pubblici, ad esempio, una persona in più farebbe davvero comodo, così come per polizia locale, che attualmente ha in organico un agente in meno rispetto alla media storica di Gorla».

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