Guardia medica via da Sant’Anna? «Non è ancora deciso». Asst Busto sgonfia il caso

busto guardia medica inaugurazione

BUSTO ARSIZIO – «Il trasferimento della Guardia Medica? Non è ancora deciso. Ci sarà una discussione che non si è ancora aperta. Ma nulla vieta che il servizio di Continuità Assistenziale possa restare a Sant’Anna». A chiarire la questione, e sgonfiare il “caso”, è Marino Dell’Acqua, direttore socio-sanitario di ASST Valle Olona, che frena sull’ipotesi di uno spostamento della Guardia medica dall’attuale sede del Centro sociale di via Stoppani alla Casa di Comunità che l’azienda sanitaria che ha sede a Busto Arsizio inaugurerà entro fine anno nei locali dell’ex distretto ASL di viale Stelvio, vicino all’ospedale.

L’equivoco

Più che la «smentita» invocata a gran voce dal sindaco Emanuele Antonelli, preoccupato dall’idea di svuotare nuovamente il Centro sociale sistemato meno di tre anni fa dall’amministrazione comunale, da ASST Valle Olona arriva un chiarimento sulla situazione. Perché la decisione di spostare, eventualmente, la guardia medica non è stata presa. Quel che è vero è che per le Case di Comunità «ci sono requisiti a tendere, tra cui il fatto di avere il medico H24», come chiarisce la stessa Regione Lombardia nel presentare questi nuovi presidi sanitari territoriali. E che la guardia medica dovrebbe trovare spazio nelle Case di Comunità «lo dicono le indicazioni di Agenas, ma da qui a quando questo avverrà ce ne passa e lo si discuterà con il territorio» chiarifica Marino Dell’Acqua (nella foto).

La discussione da fare

Di certo, per quanto riguarda viale Stelvio, il tema della Guardia medica «non è legato all’attivazione della Casa di Comunità». Insomma, se ne parlerà più avanti. «Ci sarà una discussione su quali vantaggi e quali servizi attivare – aggiunge il direttore socio-sanitario di ASST Valle Olona – oggi mi sembra un po’ prematuro perché questo percorso non l’abbiamo ancora iniziato. Si vedrà». Anche perché la normativa stessa è in evoluzione: «La guardia medica si sta modificando nei suoi contenuti e nei suoi contratti – fa sapere Dell’Acqua – modifiche che oggi noi non conosciamo ma che spingeranno a fare delle scelte».

Le prospettive

Non subito, da quel che si capisce, ma prima o poi il tema di Sant’Anna si porrà. «Per noi nulla vieta che tutto resti così com’è – chiarisce il dirigente sanitario – ma è logico che è un servizio che noi dobbiamo gestire dal prossimo anno e che è molto collegato ad altri servizi sanitari e socio-sanitari». Come a dire che, in prospettiva, se il nuovo “Punto unico di accesso” ai servizi (come viene definito dalla legge) sarà nella Casa di Comunità di viale Stelvio è difficile pensare che la Continuità Assistenziale possa essere da un’altra parte. Ma è una discussione che «si sta aprendo e che verrà fatta con il territorio – rimarca Dell’Acqua – non solo per la Guardia medica, ma anche per il ruolo dei medici di medicina generale, degli specialisti, del terzo settore».

busto arsizio guardia medica – MALPENSA24