Hammond di Marnate interviene il PD: «La chiusura dell’attività è inaccettabile»

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MARNATE – Solidarietà totale ai 40 dipendenti della Hammond di Marnate da parte del Pd della Provincia di Varese: «La chiusura dell’impianto – si legge nel comunicato firmato dal segretario provinciale PD Giovanni Corbo – è un’opzione che deve essere rispedita al mittente». La politica locale e non solo si sta muovendo affinchè l’attività possa essere salvata. Lo stesso ha fatto Univa che, dopo aver censurato Hammond, si è messa al lavoro per cercare degli acquirenti. E un compratore di certo c’è: tuttavia la trattativa langue e le parti non hanno raggiunto alcun accordo spostando la questione in Regione Lombardia. 

Inaccettabile la chiusura

«Abbiamo atteso in silenzio che la vertenza, aperta tra proprietà canadese ed i lavoratori (rappresentati dalla Fim dei Laghi e dalla Fiom), potesse portare ad un accordo tra le parti che tutelasse, in primis, le persone e le loro famiglie. Dopo ben 3 incontri tra i sindacati ed i legali dell’azienda è stato firmato il mancato accordo – si legge nella nota – Ne siamo esterrefatti». La multinazionale proprietaria dell’azienda di Marnate, ad oggi, «non è stata in grado di dare risposte chiare circa il futuro dei propri dipendenti e dell’azienda. La Provincia di Varese rischia di perdere un’ulteriore pezzo della propria capacità produttiva», si legge nel comunicato.

«Lavoriamo in ogni sede per garantire il futuro all’attività»

Quindi la presa di posizione forte: «Riteniamo la chiusura dell’impianto un’opzione che deve essere rimandata al mittente. Il Partito Democratico sta lavorando in ogni sede istituzionale affinché si trovi una soluzione che eviti i licenziamenti, garantisca un nuovo piano industriale e, dunque, la continuazione dell’attività produttiva. Ci auguriamo che la proprietà possa giungere a più miti consigli ed a soluzioni condivise», conclude Corbo.

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