«Ho sbagliato»: l’autore della bravata di Turbigo si sfoga con un altro video

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TURBIGO – «Chiedo scusa a tutte le forze dell’ordine, dal primo all’ultimo, e a tutti i medici, infermieri, quelli della Protezione Civile, a tutti coloro che stanno rischiando la vita per l’emergenza». L’operaio del Varesotto che si è burlato dei carabinieri a un posto di blocco di Turbigo, spacciandosi per infermiere e poi raccontando in un video postato sui social la sua bravata, si dice pentito e affida le sue scuse al mezzo che gli è più consono: un altro video, diffuso oggi, lunedì 20 aprile. Aggiunge di aver ricevuto «insulti e minacce» e di essersi consultato con un avvocato prima di raccontare la sua versione dei fatti.

«Non ho divulgato io quel video in rete»

Il nuovo video è stato girato in auto, come l’altro, ma stavolta in un parcheggio, a mascherina calata e con l’espressione contrita. «Non ho preso in giro nessuno – ribadisce l’autore – se qualcuno si è sentito offeso chiedo scusa, ma non l’ho fatto assolutamente per offendere qualcuno. Finito il video, lo inoltro a cinque pseudo amici, uno di questi l’ha inoltrato a qualche altro suo amico e il video è finito alle forze dell’ordine, in rete, su tutte le testate giornalistiche. Ripeto: ho sbagliato a dire quello che ho detto e a fare quello che ho fatto, ma era un cosa goliardica fatta in tono scherzoso fra amici. Non si ripeterà mai più». Poi, una precisazione: «Non sono stato fermato da nessuno, non ho avuto nessuna denuncia o sanzione. Sono stato chiamato dai carabinieri e me l’hanno confermato. Ammetto le mie colpe, ma da qui a essere insultato e minacciato anche da gente che mi conosce, questo non lo accetto. Prima almeno documentatevi». L’uomo, che nella vita fa l’operaio piastrellista, prosegue dicendo di aver denunciato chi ha diffuso il video fuori dal circuito privato, prima dell’ultimo sfogo: «Io lavoro in Svizzera, sto bene, ho il mio stipendio, ho la salute, non mi manca niente, ho una bella famiglia, dei grandi amici. Nella vita fate altro, che forse è meglio».

Il Comune: «Pronti a collaborare con l’Arma»

Sulla vicenda interviene anche l’Amministrazione comunale di Turbigo per condannare «il vergognoso comportamento di un cittadino, apparso in un video e salito agli onori della cronaca nazionale, il quale asseriva che aveva finto di essere infermiere per eludere un posto di blocco dei Carabinieri. Restiamo in attesa che l’Arma dei Carabinieri faccia le opportune indagini per ricostruire quanto accaduto. L’Amministrazione seguirà attentamente l’evolversi della situazione, al fine di supportare ed eventualmente collaborare con la stessa Arma. Esprimiamo – prosegue la nota del Comune – pieno sostegno ai Carabinieri e a tutte le forze dell’ordine che sempre svolgono un lavoro fondamentale per garantire la sicurezza di tutta la cittadinanza. Esprimiamo, inoltre, vicinanza agli operatori sanitari che in questo periodo stanno passando momenti durissimi nell’ambito del proprio lavoro. Infine, ricordiamo l’importanza del rispetto delle regole, soprattutto in un momento di emergenza, come quello che stiamo vivendo».

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