“I misteri di Castano Primo” dei Rame in scena per la prima volta dopo 100 anni

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CASTANO PRIMO – Riportare la famiglia Rame a Castano Primo un secolo dopo: un desiderio che diventa realtà grazie alla collaborazione fra l’istituto superiore “Giuseppe Torno”, la Fondazione Fo Rame e il Comune di Castano.

L’idea di celebrare il centenario della scomparsa di Pio Rame, capostipite di una delle più importanti compagnie di giro dell’area piemontese e padana (nella foto), morto a Castano Primo il 25 dicembre 1921 e sepolto nel cimitero della città, è stata della professoressa Laura Fusaro, docente di italiano e storia del “Torno” che, con i suoi studenti delle classi 3.a e 5.a G Afm-Amministrazione finanza e marketing, ha deciso di ricostruire l’attività svolta dai Rame durante il loro soggiorno castanese dal novembre 1921 al marzo 1922.

Riscoperta di una presenza storica

L’ambizioso progetto è stato subito condiviso dall’amministrazione comunale e, in particolare, dal sindaco Giuseppe Pignatiello, dall’assessore a istruzione e cultura Ilaria Crespi e da Cristiana Mocchetti, Michela Alberti e Sara Zorzi dell’ufficio cultura, che si sono messe al lavoro per mettere in campo iniziative volte a rendere il dovuto omaggio a questa famiglia di artisti e artigiani del teatro che hanno fatto parte della storia della città, lasciandovi un segno indelebile.

Il lungo e impegnativo lavoro di ricerca e documentazione, realizzato durante lo scorso anno scolastico, ha coinvolto la Fondazione Fo Rame nella persona di Mattea Fo (nipote di Franca Rame e Dario Fo), che non solo ha aperto virtualmente l’archivio di famiglia, mettendo a disposizione degli studenti i suoi preziosi materiali, ma ha seguito i ragazzi nelle varie fasi di sviluppo del progetto, incontrandoli più volte in videoconferenza.

Un copione riemerso dal passato

Il periodo trascorso dalla famiglia Rame a Castano coincide con una fase cruciale della loro avventura artistica: con l’avvento del cinema, infatti, i fratelli Rame intuirono che il teatro con le marionette sarebbe presto entrato in crisi, schiacciato da questo nuovo magico mezzo di spettacolo. Decisero così, non senza dispiacere (soprattutto del nonno Pio) di aprirsi alla recita di persona, con il coinvolgimento di tutta la famiglia, bimbi compresi, e di numerosi dilettanti locali. A Castano, inoltre, i Rame trovarono molto materiale cui ispirarsi, tanto da scrivere e rappresentare ben 16 farse e un copione dal titolo “I misteri di Castano Primo”, un dramma storico di sapore manzoniano.

Quest’ultimo, riemerso durante le ricerche, sarà messo in scena domani, venerdì 14 ottobre alle ore 21.15 all’Auditorium “Angelo Paccagnini” dalla Compagnia Centro Teatro dei Navigli, per la regia di Luca Cairati e con Alessandro Balducci, Sara Bellodi, Michela Lo Preiato e Maurizio Misceo. Prima dell’inizio dello spettacolo, alle ore 19.00 sarà organizzato l’aperitivo “La Balorda” (costo 10 euro; posti limitati, prenotazione obbligatoria al 345 4586392) mentre alle 20.30 sarà inaugurata la mostra “Il teatro dei Rame” (aperta fino al 31 ottobre) a cura di Mattea Fo, Stefano Bertea e Alessio Arena. In esposizione una serie di pannelli che raccontano la storia straordinaria della Compagnia Rame Fo e alcuni burattini originali di proprietà della famiglia (orari: il 15, 18, 21, 22, 25, 28 e 31 ottobre dalle 16.30 alle 19.30; il 16 e 23 ottobre dalle 10.30 alle 12.30).

C’è tanta attesa in città per questa serata, che segnerà il momento culminante del progetto ma sarà anche l’occasione per riaccogliere i Rame cent’anni dopo. E chissà che, fra i protagonisti dei “Misteri”, i castanesi di oggi non trovino allusioni e riferimenti a fatti e personaggi della loro storia e del loro passato…

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