I No Green Pass si spostano a Saronno, a Busto sabato la piazza è degli antifascisti

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Immagine di repertorio

BUSTO ARSIZIO – Dopo sedici settimane consecutive di cortei in centro, i No Green Pass di Assemblea Popolare lasciano Busto Arsizio e “traslocano” a Saronno. Sabato 13 novembre il palcoscenico della protesta contro il passaporto vaccinale si sposta nella città degli Amaretti: appuntamento alle 15 in piazza Libertà, «contro green pass, carovita, repressione e sfruttamento del lavoro». A Busto ci sarà invece il presidio antifascista cittadino, senza bandiere e simboli di partito, fissato per sabato 13 novembre alle 17 in via Milano: lo slogan è “Caccia l’ottobre nero”, nel mirino la «pericolosa deriva» verso l’estrema destra.

Il presidio antifascista

L’appuntamento è per sabato 13 novembre alle 17 in via Milano: il Comitato Antifascista di Busto Arsizio «invita al presidio cittadini e cittadine democratici ed antifascisti e le realtà che si riconoscono nei principi della Costituzione e nei valori della Resistenza quale risposta alla recrudescenza di pensieri ed azioni di matrice ed ispirazione neofascista resasi evidente nel trascorso mese appena trascorso: dall’assalto alla CGIL a Roma, all’infiltrazione in manifestazioni nelle piazze di grandi città quali Milano e Trieste e alle reiterate minacce al sindacato, dalla celebrazione della marcia su Roma a Predappio al Preside che saluta romanamente i propri studenti a Bergamo, dalla diffusione in questi giorni in edicola in versione DVD di una pellicola antisemita prodotta dai nazisti nel 1940 all’attacco omofobo inneggiante a Mussolini da parte di giovani contro giovanissimi a Ferrara».​

Le richieste al sindaco di Busto

Un «tetro elenco» di episodi verificatisi a ottobre, che il Comitato Antifascista, spalleggiato da Sinistra Italiana, sintetizza nel titolo del presidio “Caccia l’ottobre nero”. Con cui, alla presenza di Saverio Ferrari dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre, chiederanno «atti concreti alle istituzioni, in primis al Comune di Busto Arsizio, che segnino in maniera precisa la differenza tra terreno democratico ispirato da Costituzione e Resistenza e il suo contrario, condannato dalla Legge e dalla Storia». In particolare gli antifascisti bustesi chiedono che «il Sindaco finalmente si esprima e prenda provvedimenti circa quel candidato nella propria lista e nominato consigliere di maggioranza che all’indomani dell’assalto neofascista alla CGIL ironizzò pubblicamente su un fatto tanto grave (Matteo Sabba, ndr) e che il governo di Busto, eletto dalla maggioranza dei votanti alle ultime elezioni amministrative, non si traduca nell'”uomo solo al comando” e che sia governo di e per tutta la città, quindi capace di ascoltare le diverse istanze e rendere partecipi i cittadini di scelte di portata enorme per il bene della collettività tutta».​

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