Consegnate a Castellanza le borse di studio al merito agli alunni di terza media

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CASTELLANZA – Sono state consegnate questa mattina, giovedì 11 novembre, a Castellanza le borse di studio al merito per i ragazzi che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado negli istituti scolastici del comune. Nell’aula magna dell’istituto comprensivo il sindaco, Mirella Cerini, e l’assessore all’istruzione, Davide Tarlazzi, hanno incontrato gli studenti con le loro famiglie in quello che è stato per tutti un momento di festa (nella foto).

Questi i premiati: con 10 e lode, Nicole Cerini, Alessia Errante, Tuuli Fracchia, Elisa Magliocca e Alessandro Turconi dell’Istituto Comprensivo “Leonardo Da Vinci”; Francesca Denna e Matilde Incagli dell’Istituto “Maria Ausiliatrice”; Sophie Jung dell’Istituto Comprensivo Paritario “Maria Montessori”. Con voto 10, Miriam Bernardini, Leonardo Tieppo (Istituto Comprensivo Da Vinci) e Silvia Castagna (Istituto Maria Ausiliatrice); con voto 9, Martina Leka, Flavio Mrinaj, Giorgia Panato, Sara Regalia, Thomas Tucillo, Matteo Vignati (Istituto Comprensivo Da Vinci), Davide Colombo, Andrea Della Torre, Davide Vanossi (Istituto Maria Ausiliatrice) e Marco Boato (Scuola media “San Giulio”).

Elisa Magliocca ha introdotto e concluso la cerimonia con due brani musicali. Nella stessa occasione, sono state consegnate anche le pergamene ricordo a tre alunne dell’Istituto Comprensivo, non residenti ma meritevoli in considerazione dell’esito degli esami: si tratta di Iris Caruso (10 e lode), Eleonora Giovanelli (10) e Ilaria Lualdi (9).

Premio di giornalismo “Alberto Moroni”

Infine, è stata premiata la vincitrice del premio di giornalismo dedicato ad Alberto Moroni, risultata Nicole Cerini della classe 3.a D della scuola Da Vinci. Questo il suo articolo, dal titolo “Castellanza sospesa”.

Passare dal piccolo mondo della mia casa al “rivivere la mia città” è stato come tornare in superficie dopo un periodo di apnea.

Quali emozioni ho provato? Felicità, commozione, stupore.

Felicità quando sono finalmente tornata in biblioteca e mi sono sentita avvolta da quel buon profumo di carta.

Felicità nel tornare a passeggiare libera nel parco della LIUC.

Felicità, chi l’avrebbe detto, nel ritrovare compagni e professori anche se stentavo a riconoscerli per via della mascherina che è diventata una compagna inseparabile.

Commozione quando ho rivisto la mia bisnonna che si trova nella casa di riposo. Purtroppo non si ricorda più di me, perché non mi ha visto per mesi. Le parlo della scuola, di cosa guardo in televisione e di cosa mangio, lei mi risponde con frasi assurde ed io l’ascolto provando tristezza, perché non mi riconosce, ma anche felicità perché ora posso vederla.

Stupore perché ho scoperto una città nuova, una Castellanza che esisteva, ma di cui mi ero completamente dimenticata.

Però non solo io ho ricominciato a vivere: la mia città, ha ricominciato a vivere.

Immagino la città urlare di gioia sapendo che quel piccolo virus era quasi sconfitto e che noi a breve saremmo usciti dalle nostre tane e saremmo tornati a circolare per le sue strade.

Immagino le chiese urlare “Alleluia” mentre riaprono le porte ai fedeli.

Immagino i negozi alzare le serrande, stanchi ma felici come dopo un lungo letargo. Immagino i bar, ora lieti di svegliarsi presto per dare la colazione ai castellanzesi.

Immagino il presente, ma anche il futuro. Penso a quando i miei nipotini, trovando una vecchia mascherina ingiallita, mi chiederanno a cosa servisse. Risponderò che: mascherina, igienizzante e distanziamento, nel lontano 2020/21, furono le armi della nostra guerra, una guerra impari contro un nemico subdolo e invisibile, un nemico che abbiamo sconfitto.

Nicole Cerini

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