No Green Pass ancora in corteo a Busto: «Avanti a oltranza». E attaccano Farioli

BUSTO ARSIZIO – «”Non se ne può più” lo diciamo noi!». I No Green Pass non cedono e vanno al contrattacco, dopo le polemiche dei giorni scorsi contro le loro manifestazioni, culminate a Busto con l’appello dell’ex sindaco e neo-consigliere Gigi Farioli ad agire per frenare i cortei del sabato pomeriggio e con la richiesta di fermare i cortei rilanciata dal presidente provinciale di Confcommercio Rudy Collini sull’onda della petizione che l’associazione dei commercianti ha portato avanti a Milano. «Le mobilitazioni contro il passaporto sanitario andranno avanti a oltranza, sapremo resistere finché il governo non ritirerà il green pass dall’intera società, fatevene una ragione» il monito di Assemblea Popolare Busto Arsizio, il gruppo che organizza presidi e cortei ormai da 16 settimane di fila nel centro cittadino.

Nessuno stop

Anche oggi, 6 novembre, sabato pomeriggio di protesta dei No Green Pass in centro a Busto Arsizio. Lo schema è lo stesso degli ultimi fine settimana: raduno e microfono aperto in piazza Santa Maria, da cui parte poi il corteo per le vie del centro. Diverse decine i manifestanti, guardati a vista dalle forze dell’ordine, con i cori “Libertà, libertà” e “No Green Pass” che si ripetono ormai da 16 settimane consecutive nella città che è diventata il punto di riferimento territoriale di coloro che contestano il “passaporto vaccinale”. «Nessun fastidio ai commercianti del centro – assicura uno dei partecipanti – la via Milano percorsa in 10 minuti, con la gente che entrava tranquillamente nei negozi». E non finisce qui: «Siamo noi a non poterne più di ricatti e coercizioni!» scrivono nel volantino quelli di Assemblea Popolare, promettendo che cortei e sit-in non si fermeranno.

Farioli nel “mirino”

Nel mirino delle critiche (metaforicamente parlando) stavolta finisce Gigi Farioli, per la sua lettera al sindaco contro i cortei “No Green Pass”: «​Anche a Busto Arsizio le nostre manifestazioni stanno infastidendo qualcuno in cerca di una visibilità perduta come l’ex sindaco Farioli, che è stato sconfitto miseramente alle elezioni e che piagnucola dal sindaco Antonelli, chiedendo azioni coordinate con il Questore e il Prefetto per darci un taglio con le manifestazioni che vanno avanti da 15 settimane consecutive – si legge nel volantino di Assemblea Popolare – Ma come?! Quando dall’inizio abbiamo denunciato la deriva liberticida in atto nel paese, i sostenitori della linea di governo ci facevano il verso dicendoci: “Se fossimo davvero in dittatura non vi lascerebbero nemmeno manifestare!”. Manifestare in democrazia è consentito, certo, ma guai a dare fastidio o creare disagi, altrimenti qualsiasi scusa è buona per vietare le piazze. La manifestazione si riduce così a un gesto puramente simbolico: sei libero di dire e fare quello che vuoi, a patto che le cose comunque rimangano come sono, intatte».

Cortei No Green pass, anche a Busto c’è insofferenza. Farioli: «Non se ne può più»

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