Cortei No Green pass, anche a Busto c’è insofferenza. Farioli: «Non se ne può più»

BUSTO ARSIZIO – Manifestazioni No Green Pass, anche Busto inizia ad essere insofferente. «Occupano il centro da quindici settimane consecutive, e per di più il sabato dalle 17 alle 19» scrive l’ex sindaco Gigi Farioli in una lettera al suo successore Emanuele Antonelli, in cui chiede di mettere in campo «azioni coordinate con il Questore e il Prefetto» per invertire la tendenza ma anche «prese di distanza» dalla “galassia” dei contestatori del passaporto vaccinale. Un invito a frenare o confinare i cortei che si ripetono tutti i sabati pomeriggio per le vie del centro. Già i commercianti del centro si erano mobilitati nelle scorse settimane, ottenendo dalla Prefettura lo spostamento del raduno dei No Green Pass da piazza San Giovanni a piazza Santa Maria, dove c’è più spazio lontano dai negozi.

Gli esempi delle altre città

A Milano Confcommercio ha lanciato una petizione contro i cortei No Green Pass che ogni sabato mandano in tilt intere vie penalizzando le attività commerciali del centro città. A Novara il sindaco, dopo la sceneggiata dei manifestanti che richiamava le divise dei deportati nei campi di concentramento, ha annunciato di voler fermare i cortei, così come il sindaco di Trieste, città diventata il simbolo della protesta, dove si è registrato un rialzo dei contagi. «Busto Arsizio non è Milano, nemmeno Trieste e neanche Novara – premette Farioli, fresco di rielezione in consiglio comunale, nel suo appello al sindaco Antonelli – ma anche qui la maggioranza silenziosa che rispetta le norme comincia a non poterne più ed esige di poter esprimere la propria netta contrarietà al perpetuarsi di tali atteggiamenti. Che espropriano i cittadini della libertà di muoversi in sicurezza nelle vie del centro e costituiscono un danno potenziale ed attuale per gli esercizi pubblici, i commercianti e gli artigiani che più di altri hanno pagato le conseguenze della pandemia».

«Disagi sì, ma non drammatici»

Nei giorni dei gazebo elettorali ci sono stati anche momenti di tensione, e in occasione della festa dello sbaracco di inizio settembre la convivenza con le bancarelle dei negozi è stata complicata. Ma i commercianti come la pensano? «Le prime volte i cortei erano molto più partecipati e più lunghi, ed effettivamente hanno creato disagi, bloccando il lavoro, penso soprattutto ai pubblici esercizi perché la gente non si siede volentieri ai tavolini quando c’è il corteo – rivela la presidente del comitato commercianti centro cittadino Alessandra Ceccuzzi – poi però lo spostamento da piazza San Giovanni a piazza Santa Maria e il ridursi del numero di manifestanti ha lenito i disagi. Non per minimizzare: danno fastidio ma non è un dramma. Con l’avvicinarsi del Natale se si riuscisse a trovare un equilibrio migliore saremmo tutti più tranquilli».

La lettera di Farioli al sindaco

Esimio ed egregio Sindaco,
correttamente la Segreteria Generale ha recentemente ricordato che i consiglieri potranno godere delle loro prerogative d’iniziativa solo a far data della convalida. Utilizzo quindi il semplice mezzo di una comunicazione per sottolineare, e possibilmente condividere, una preoccupazione che sta interessando, oltre il sottoscritto, molti concittadini (commercianti, esercenti e non) che ormai da quindici settimane consecutive, e per di più il sabato dalle 17 alle 19, sopportano l’occupazione del centro cittadino e di alcune vie dalle reiterate e, a mio avviso, sconsiderate azioni di protesta, spesso non prive di atti vandalici, del cosiddetto popolo No-vax.
Per fortuna Busto Arsizio non è Milano, nemmeno Trieste e neanche Novara. Ciò non toglie che anche qui la maggioranza silenziosa che ha sempre rispettato e rispetta norme e comportamenti a tutela della libertà propria e di quella altrui, cominci a non poterne più ed esiga, soprattutto alla luce delle degenerazioni anche ideologiche ed aberranti dei protestatari, di poter esprimere la propria netta contrarietà al perpetuarsi di tali atteggiamenti. Essi infatti di fatto espropriano i cittadini della loro libertà di muoversi in sicurezza nelle vie del centro (quante le persone che avvicinandosi alle piazze, nel notare lo schieramento di decine d’auto delle forze dell’ordine e di poliziotti in abito antisommossa desistono dal loro proposito con ciò privandosi del legittimo desiderio di passeggiare, andare a messa, incontrarsi e condividere luoghi di incontro dopo per di più essersi privati nel lockdown di tale libertà?!?). Così come ciò non può che costituire danno potenziale ed attuale per gli esercizi pubblici, i commercianti e gli artigiani che più di altri hanno pagato le conseguenze di una pandemia che, come provato in questi giorni dai focolai, sono messe proprio a repentaglio dagli sconsiderati atteggiamenti di lor signori? Stiamo ormai, come testimoniano i lavori di installazione delle luminarie (con ingente investimento di denaro pubblico), avvicinandoci alla festività natalizie. So, perché conosco, con quale determinazione e impegno, economico ma non solo l’Amministrazione cerchi di porre in essere iniziative per facilitare una vitalità al centro cittadino che possa, insieme con la libera e gradevole fruizione degli spazi, favorire una ripresa sociale, civile ed anche economica.
Mi auguro ed auspico quindi che Lei, grazie anche alla collaborazione degli ottimi assessori Maffioli e LoSchiavo, con il pieno e fattivo coinvolgimento del Duc e delle associazioni di categoria, ponga da subito in essere con Questore e Prefetto azioni certamente col Tavolo della Sicurezza, ma anche con precise ed inequivoche prese di distanza da quella pericolosa miscellanea politico culturale dei promotori che (Novara docet) manifestano, insieme con colpevole irresponsabilità, anche aberranti collegamenti coi peggiori retaggi delle ideologie del secolo breve. A questo proposito preferisco sorvolare su imbarazzanti commenti apparsi sui social in questi giorni anche di candidati nelle liste di maggioranza. Sono certo che Lei Sindaco, i Suoi assessori e la maggioranza tutta ne sono totalmente estranei e lo dimostrerete con parole, fatti ed azioni conseguenti. Ripeto, ne sono talmente e profondamente certo che so sin d’ora che non mancheranno da parte Vostra, qualora nel frattempo non siano già state attuate, iniziative coordinate ed efficaci. Per le quali sin d’ora Vi ringrazio.
Cordialmente,
Gigi Farioli

Ancora manifestazioni No Green pass a Busto dopo le denunce e i fogli di via

busto arsizio no green pass – MALPENSA24