Il 2 giugno a Busto: alzabandiera ufficiale e biciclettata antifascista

BUSTO ARSIZIO – Dalla cerimonia ufficiale dell’amministrazione comunale con l’alzabandiera al Monumento ai Caduti di piazza Trento e Trieste alla colorata manifestazione, rigorosamente distanziata, in via Fratelli d’Italia organizzata dal Comitato Antifascista di Busto. Una Festa della Repubblica in mascherina ma sentita, quella che stamattina, 2 giugno, si è “consumata” a Busto Arsizio. E dalla “piazza” delle associazioni che si riconoscono nel Comitato Antifascista sale un appello alla partecipazione: «Non è il momento dell’indifferenza, è il momento di essere presenti. Altrimenti il dopo-Covid potrebbe essere peggio di prima».

La cerimonia ufficiale

La manifestazione ufficiale si è svolta in piazza Trento e Trieste, al Monumento ai Caduti, dove la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli, accompagnata da una delegazione degli Alpini, ha assistito alla cerimonia dell’alzabandiera del Tricolore per omaggiare la Festa della Repubblica. Un breve ma sentito momento simbolico, accompagnato dall’amministrazione con l’apertura al pubblico del Tempio Civico. Nella chiesetta di Sant’Anna, davanti a Palazzo Gilardoni, oltre alla bandiera italiana, è esposto anche il manifesto che ricorda i cittadini scomparsi durante il lockdown che in questi giorni è stato affisso per le vie della città. Il sindaco Emanuele Antonelli era assente in quanto, in qualità di presidente della Provincia, era a Varese alla manifestazione ufficiale alla presenza del Prefetto e del sindaco del capoluogo Davide Galimberti.

La biciclettata antifascista

Ed è proprio a fianco del Tempio civico, in via Fratelli d’Italia, che a metà mattinata si è rinnovato anche l’appuntamento con la biciclettata del 2 giugno organizzata dal Comitato antifascista di Busto ormai da 10 anni (la prima edizione fu “benedetta” da Angioletto Castiglioni, nell’ultima festa della Repubblica prima della sua scomparsa). Dopo aver consegnato in Municipio la Costituzione nella edizione stampata dal Comitato proprio 10 anni fa, «quale faro della convivenza e bussola delle decisioni», la manifestazione ha visto presenti un centinaio di persone radunate in modo distanziato e con le mascherine, ciascuna con il numero di un articolo della Costituzione «contro il rischio del contagio dal fascismo» e contro l’indifferenza. «Essere qui – ha spiegato il portavoce del Comitato antifascista Elis Ferracini – significa mettersi di traverso a chi, Lega, Fratelli d’Italia e accoliti, pensa di fare la festa alla Repubblica». Una manifestazione «uscita dalle nostre case – aggiunge Ferracini – è ripreso un cammino che si era interrotto e che ci deve vedere ancora più presenti, perché i segnali sono inquietanti». Nel discorso del Comitato partono accuse al flash mob di un mese fa in piazza Santa Maria, dove qualcuno ha «usato la piazza per infrangere le regole stabilite», con un atteggiamento «divisivo». Ma anche a Regione Lombardia: «Batman e Robin che gestiscono la sanità (riferimento ad Attilio Fontana e Giulio Gallera, ndr) non conoscono il principio dell’Uomo Ragno, che a grande potere corrisponde una grande responsabilità».

La posizione dell’ANPI

Seppur «in forme particolari e ridotte, condizionate dal permanere di misure limitative conseguenti all’emergenza sanitaria Coronavirus», l’Anpi di Busto Arsizio non ha voluto mancare all’appuntamento con il 2 giugno, consapevole che «la situazione contingente non può impedire di ricordare l’importanza storica di questa ricorrenza legata al referendum per la Repubblica del 1946, alla rinascita democratica del nostro Paese dopo la fine della guerra e alla liberazione dall’occupazione straniera e dalla dittatura fascista. La rinascita dell’Italia che fu sancita dall’entrata in vigore nel 1948 della Costituzione repubblicana». Per l’associazione nata dall’esperienza dei Partigiani, ci sono alcune priorità su cui fare luce, a partire dal fatto che «il sistema sanitario che, nella crisi emergenziale, ha evidenziato lacune soprattutto a livello di medicina di base, dovrà essere oggetto di riforme attente e destinatario di maggiori e adeguate risorse».

busto 2 giugno biciclettata maffioli – MALPENSA24