LEGNANO – Se li è salvati e tenuti da parte per mesi, aspettando l’occasione giusta. Cioè oggi, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Con un invito: «Siate coerenti, voi. Almeno oggi». È un 25 Novembre molto particolare per Carolina Toia, ex candidata a sindaco di Legnano per il centrodestra e ora in Consiglio comunale sui banchi dell’opposizione, come capogruppo della Lega Salvini Premier. Un giorno che Toia ha scelto di celebrare pubblicando sul suo profilo social i “ritagli” delle allusioni, delle accuse e delle offese, anche pesanti, patite in campagna elettorale da hater ed elettori, ma anche da rivali politici e perfino da altri candidati, in corsa come lei alle elezioni Amministrative. Parole dure, talvolta feroci, alcune di chiaro stampo sessista, altre usate per ironie malriuscite, sempre sopra le righe e perfino volgari. In tutti i casi, irriferibili (le censure dei nomi degli autori sono di Malpensa24).
«Non condannate la violenza voi che la fate»
«Siccome oggi, 25 novembre – commenta Carolina Toia nel riportarle – tutti e tutte vi sentirete legittimati e legittimate a riempirvi la bocca a suon di “no violenza sulle donne” o magari di “no violence against women” (così, giusto per il gusto di sentirvi un po’ più “international”) mi perdonerete se colgo l’occasione – e lo faccio senza alcuna particolare vena polemica, ma al solo ed unico scopo di dare il giusto peso e il giusto nome alle cose – per ricordarvi che la violenza che voi tutti condannate indignati ha tante, tante forme. Ad esempio, quelle che riporto qui. E che bisogna essere per il rispetto, della donna come della persona, ogni giorno e in ogni circostanza. Signori (e signore) – conclude la consigliere capogruppo – si è, non lo si diventa (il 25 novembre)». Una stilettata a quanti hanno espresso giudizi forse dettati dalla vis polemica che ha animato larga parte della campagna elettorale più lunga, insolita e sofferta nella storia della città, ma che nel giorno dedicato al contrasto di tutte le forme di violenza contro le donne appaiono ancora più inaccettabili. Senza contare che l’elenco, come precisa la stessa Toia, «è meramente esemplificativo e non esaustivo».