Il Busto 81 sbanca Varese e fa la storia: “Emozioni dalla terza categoria”

BUSTO ARSIZIO – Dello straordinario e inarrestabile ruolino di marcia della capolista Castellanzese del presidente Alberto Affetti, del dg ex Sampdoria Salvatore Asmini e del tecnico Fiorenzo Roncari abbiamo già tessuto le lodi, con gli ancora imbattuti neroverdi capaci di inanellare domenica la decima vittoria stagionale sulle dodici gare sin qui disputate. Ma la vera impresa del weekend, non è il pareggio in emergenza della Pro Patria con la Lucchese, né la sesta vittoria consecutiva della Uyba: l’impresa del fine settimana porta la firma del Busto 81, in grado di sbancare il “Franco Ossola” di Varese per 1-2 e bagnare così nel migliore dei modi il debutto sulla panchina di Stefano Civeriati.

Una storia nata in Terza categoria

Con due gol nei finali di tempo (45′ e 89′) del rigenerato Palumbo e di Giovio, ex di turno al pari dei bersagliati tigrotti Calzi e Ferri, il Busto 81 è dunque riuscito ad aggiudicarsi il big match della domenica, toccando forse il punto più alto – quantomeno per il blasone dell’avversario – della sua storia: “Aver sconfitto l’ancora imbattuto Varese al “Franco Ossola”, davanti a mille spettatori – confessa il dg Carmine Gorrasi – rappresenta senza dubbio la vittoria più prestigiosa della nostra storia. Una storia nata dalla Terza Categoria, campionato al quale io stesso ho partecipato da giocatore indossando la fascia da capitano; da dirigente ora festeggio questo successo in Eccellenza, dove siamo arrivati grazie ad un’attenta programmazione societaria, senza però scordarmi del passato (una dedica speciale a Pippo Mulazzi che a 6 anni mi accolse al Busto 81) per apprezzare ancor di più il percorso compiuto”.

Un percorso da favola e le scelte difficili

La vittoria ottenuta allo scadere a Varese – prosegue Gorrasi – mi ha fatto emozionare e commuovere: vivendo e sentendo troppo le partite, non potrei mai sedermi in panchina, ma domenica anziché in tribuna avrei voluto essere in campo. Ho comunque gioito col presidente Galli e gli altri dirigenti (fra cui il diesse Agrelli), pensando anche di aver fatto felici anche i tifosi di Busto. Ma nella vittoria ho pensato anche a mister Tricarico: per il nostro modo di fare calcio, l’esonero è stata una scelta difficile e sofferta, fatta per provare a dare una scossa al gruppo dopo che la stagione, complice l’estenuante attesa per il ripescaggio e le inevitabili conseguenze sul mercato, era partita con questo handicap”.

Da Tricarico al debutto col botto di Civeriati

Dopo i ringraziamenti per l’operato svolto da Tricarico, la vetrina spetta doverosamente a Stefano Civeriati, in grado di bagnare la “prima” sulla panchina bustocca con un blitz di assoluto prestigio: “Meglio di così non poteva iniziare. Aldilà dei suoi trascorsi all’Inter ed a Vicenza che parlano da soli, Civeriati ci aveva colpito affrontandolo sul campo: a livello di organizzazione di gioco, il Lomellina era stata la squadra che più di tutte ci aveva messo in difficoltà. Da lì è nata la nostra idea: pur abitando ad Alessandria, il mister ha immediatamente condiviso il nostro progetto, convincendoci da subito della scelta effettuata. L’inizio è stato fantastico, ma ora bisogna continuare su questa strada, perché dobbiamo provare a recuperare il distacco accumulato in classifica: la Castellanzese finora non ha sbagliato un colpo e si sta meritando il primato, ma il campionato è lungo e noi dovremo farci trovare pronti se e quando si presenterà l’occasione”.

busto 81 varese gorrasi – MALPENSA24