Il complesso dei Numantini perde la sua voce: scomparso Sergio Balzani

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LEGNANO – I Numantini hanno perso la loro voce. È morto nella notte tra ieri e oggi, venerdì 3 settembre, Sergio Balzani (nella foto), storica voce e chitarrista del complesso musicale noto nell’Altomilanese per il suo impegno politico e civile. Appena tre mesi fa era mancata la moglie di Balzani, Elena. «Lo conoscevo bene, non potrò dimenticare la tenerezza del suo affetto che regalava a piene mani, il suo sorriso, la sua grande umanità»: così lo ricorda il giornalista Gigi Marinoni.

Una lunga avventura iniziata nel 1970

Il primo spettacolo dei Numantini risale al lontano 1970, con una rielaborazione in chiave moderna di “El cerco de Numancia” di Miguel de Cervantes: da qui il nome del gruppo. I fondatori furono, fra gli altri, Ivo Rabolini, Umberto “Chester” Silvestri, Marco Masciadri, Enrica Pagani, Gigi Marcon, Pino Camerucci e Ottavio Olgiati. Per 10 anni I Numantini furono un punto di riferimento, spesso scomodo, ma sempre disponibile al confronto della cultura legnanese. I modelli cui si ispiravano erano il Nuovo canzoniere italiano, Cantacronache, il teatro di Dario Fo.

L’ultimo loro spettacolo strutturato organicamente fu un recital di canzoni “contro” del 1980, poi il gruppo smise di presentarsi sulle scene. Nei primi anni 90, stimolato da Arno Covini e Nico Conte, il gruppo riprese il suo ruolo di animazione sociale e culturale nel territorio dell’Altomilanese, focalizzandosi maggiormente sulla produzione musicale che da acustica (due, tre chitarre) passò ad elettrica con l’inserimento progressivo di nuovi musicisti: ricordiamo Alberto Mezzanzanica al basso, Pinuccio Larmani alla fisarmonica, Raffaele Albéalle alle percussioni, Giancarlo Bello al violino.

Oltre alla produzione di spettacoli, grazie alla collaborazione con il gruppo Amici della Poesia di Canegrate, hanno implementato un format culturale originale che si basa su una alternanza di testo o commento parlato e musica, a corredo e punteggiatura. Lo stesso format è stato poi utilizzato, grazie allo stimolo del professore Giancarlo Restelli, nella conduzione di serate su tematiche storico-socio-culturali. I filoni con cui si sono confrontati e per cui hanno fatto ricerche musicali e arrangiato brani sono, fra i tanti, la Giornata della memoria, la Giornata della donna, la Liberazione, il lavoro, l’emigrazione.

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