Il Covid cancella il Baff: «Ma ci rivediamo nel 2021». Busto risparmia 72mila euro

BUSTO ARSIZIO – Non ci sarà l’edizione 2020 del Baff: il festival cinematografico di Busto Arsizio ha gettato definitivamente la spugna per l’emergenza Covid-19 e dà appuntamento direttamente all’anno prossimo. Una decisione «dolorosa» per la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli, frutto di un «percorso condiviso» con la B.A. Film Factory che organizza la kermesse, la cui prima edizione risale al 2003. «Si farà» avevano promesso gli organizzatori e l’amministrazione alla vigilia del lockdown, quando si era deciso di rimandare l’edizione in programma a cavallo tra marzo e aprile di quest’anno: ma allora era impossibile prevedere che l’emergenza sarebbe durata così a lungo. Era l’edizione numero 18, quella della “maggiore età”, ed è un vero peccato doverla rimandare, anche perché «le attività erano state già organizzate all’80%»: a questo punto verrà riproposta nel 2021.

I cambi di programma

La giunta di Busto Arsizio ha deliberato venerdì la revoca del finanziamento da 57mila euro destinato all’edizione 2020 del BA Film Festival e la rimodulazione dell’impegno economico della convenzione tra il Comune e l’istituto cinematografico Antonioni per la promozione del sistema cinema, ridotto dai 43mila euro previsti a 28mila euro. In tutto, dei 100mila euro che ormai da anni vengono stanziati per il Baff e per le attività che ci ruotano attorno, ne rimangono 28mila, a sostegno di una serie di attività che l’Icma intende promuovere, anche online, da qui ai prossimi mesi per non perdere il contatto con il pubblico di appassionati di cinema che gravita attorno al BA Film Festival e alla scuola di villa Calcaterra. In programma, tra le altre iniziative, masterclass e workshop (anche solo online), la trasmissione sui canali social di produzioni “made in Icma” e di altri contenuti prodotti dall’istituto. I 72mila euro risparmiati serviranno invece per rimettere in carreggiata un bilancio comunale che dovrà fare i conti con molti mancati introiti legati ai mesi del lockdown.

«Doloroso ma inevitabile»

«Una delibera “dolorosa” – ammette la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli – ma assunta con la consapevolezza, condivisa con gli organizzatori, che quest’anno davvero non ci sarebbe stato modo di organizzare il Festival nella sua forma nota ed elevatissima, a cui il pubblico è ormai abituato. Un sacrificio necessario, che ha colpito anche altri grandi appuntamenti culturali». Con il rinvio, deciso all’indomani dell’inizio dell’emergenza Covid-19, si era pensato di poter spostare il Festival a fine primavera, ma l’emergenza è durata più di quanto si potesse prevedere, e la cancellazione dell’edizione 2020 è stata una scelta obbligata. «Il BAff resta punta di diamante dell’offerta culturale cittadina, di cui intendiamo riappropriarci a stretto giro di posta – promette l’assessore Manuela Maffioli – stiamo già gettando le basi per l’edizione del 2021 e nel frattempo, con il “Sistema cinema” stiamo lavorando a una più intensa proposta cinematografica per questa estate. Busto è e resta “città di cinema”: l’appuntamento con il suo prestigioso festival, importante vetrina anche della città, in Italia e all’estero, è solo rimandato». Alla prossima primavera, con l’edizione 2021, che a questo punto sarà ancor più speciale.

busto baff maffioli covid – MALPENSA24