CASSANO MAGNAGO – Le iscrizioni sono aperte, i nuovi progetti solidali sono segnati in agenda per essere organizzati e il desiderio di tornare allo stadio si fa sentire. Un’altra stagione del campionato di Serie A è partita e il Milan Club di Cassano Magnago non ha perso tempo per darsi ancora appuntamento in sede. Dopo un anno difficile sotto molti aspetti, anche il calcio – e lo sport in generale – ha subito il peso dello stop per via dell’emergenza sanitaria. E così anche il suo mondo parallelo, quello dei tifosi. L’assenza della socialità si è sentita eccome, ma ora i fan rossoneri di Cassano sono decisi a lasciarsi tutto alle spalle e ripartire con un nuovo anno di tifo. Lo fanno con un invito: «Chiunque non riesca ad andare allo stadio, è ben accolto nella nostra sede», mette in chiaro il vicepresidente Virgilio Riva. Ovviamente, a una condizione precisa: bisogna essere supporter dei diavoli di Milano.
Tornare allo stadio
Un anno tosto, con il Covid che ha messo i bastoni fra le ruote ai soci del Milan Club Puma. E sicuramente rallenterà la ripresa. Ma c’è chi non si perde d’animo. E anzi guarda i lati positivi della riapertura e pianifica i prossimi step, da effettuare non appena sarà possibile. Come «l’organizzazione dei pullman per andare allo stadio», spiega il vicepresidente. «Ci impegneremo perché si possa tornare a fare le trasferte. Ora, visto che si è ridotta di molto la capienza delle tribune, i biglietti finiscono subito e quindi risulta complicato organizzarsi». O almeno non come prima, quando «si riuscivano a organizzare 50-60 posti ogni volta».
Gli eventi solidali
Oltre alla voglia di tornare allo stadio, non manca quella di organizzare eventi. Proprio come è stato fatto finora. L’ultimo bel gesto del Club risale allo scorso luglio, alla vigilia del suo 43esimo compleanno, quando è stato consegnato direttamente al sindaco Nicola Poliseno un defibrillatore nuovo di zecca. E che è stato posizionato all’ingresso del Municipio. A questo si aggiungono molte altre iniziative simili, tra cui «gite e pranzi sociali in cui viene fatta una lotteria, ma anche iniziative come piccoli concerti e raccolte fondi», continua Riva. «Con l’obiettivo di dare tutto in beneficenza». Ora è rimasto tutto fermo per il Covid, ma la speranza è che «si torni presto alle nostre attività».
Dove e quando
Il Club, fondato nel 1977, conta oltre un centinaio di iscritti (tra cui il socio più illustre è il campione di ciclismo, cassanese doc, Ivan Basso), si ritrova regolarmente al Bar Franco di via Gasparoli. I soci, presieduti da Antonio Ambrosetti, si danno appuntamento ogni venerdì a partire dalle 21.
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